Missioni Consolata - Maggio 2020
S embrava che niente po- tesse fermarci. Né gli uragani, né lo scongela- mento delle calotte po- lari, né gli appelli disperati di Greta Thunberg. Insensibili a tutto, abbiamo continuato a spo- starci freneticamente, a consu- mare oltre ogni logica di buon senso, a invocare la crescita come il nostro massimo bene. Ma poi è arrivata una minuscola forma di vita, neanche una cel- lula, addirittura un frammento di Rna, e ci ha fermati. Semplice- mente perché ci ha fatto vedere la morte in faccia, come invece non sono capaci di farci vedere i cambiamenti climatici, troppo lenti per metterci paura. LA LEGGE DEL ROSPO È la legge del rospo. Se lo metti in una pentola di acqua bol- lente, avverte di essere in peri- colo di vita e, raccogliendo tutte le sue forze, con un balzo salta fuori dalla pentola. Ustionato, ma vivo. Se invece lo metti in una pentola di acqua fredda e vi accendete sotto il fuoco, il ro- spo si adatterà alla temperatura crescente e vi morirà dentro, bollito. Il coronavirus (e Covid- 19, la patologia che genera) è stato avvertito come un pericolo mortale e abbiamo reagito: se dobbiamo scegliere fra la vita e la ricchezza scegliamo la vita. Per questo abbiamo accettato di rinunciare a viaggi e vacanze, Economia e vita ai tempi del coronavirus Siamo dovuti arrivare con l’acqua alla gola per ini- ziare a cambiare. Tra la vita e la ricchezza abbiamo scelto la prima. Ora dobbiamo rivedere profonda- mente stili di vita e forme economiche. Una sfida inevitabile e non indolore, ma affrontabile. di Francesco Gesualdi abbiamo disertato le autostrade, abbiamo evitato ristoranti, stadi e sale cinematografiche, non ci siamo lamentati dei tagli ai voli aerei e alle corse ferroviarie. Abbiamo accettato di fare le code ai supermercati, di lavo- rare da casa quando era possi- bile, di non presentarci al lavoro in assenza di mascherine. Pur nella sua drammaticità, la capacità che abbiamo avuto di reagire di fronte al coronavirus è di buon auspicio: significa che siamo ancora capaci di sce- gliere . Ma scegliere solo perché si ha l’acqua alla gola non è la miglior strategia di cambia- mento. I drammi ambientali e sociali che abbiamo accumu- lato, ci impongono di rivedere in profondità stili di vita e forme economiche, ma la sfida è farlo in maniera indolore. In fondo la scelta che dobbiamo compiere è proprio questa: proseguire la nostra corsa frenetica finché non ci schianteremo contro il muro o frenare e deviare finché siamo in tempo? Se fossimo in- telligenti sceglieremmo la se- conda strada: prenderemmo atto della necessità di ridurre e programmeremmo la transi- zione introducendo gradual- mente tutte le riforme che ser- vono in ambito produttivo, so- ciale, politico, in modo da at- tuare la sostenibilità senza che © Yuri Samoilov PRIMA LA CONOSCIAMO, PRIMA LA CAMBIAMO MC R E la chiamano economia
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