Missioni Consolata - Maggio 2020

le proprie evacuazioni in secchi depositati in strada che ver- ranno raccolti e svuotati in un secondo momento nel sistema fognario più vicino il quale, soli- tamente, dista chilometri. Questi secchi vengono poi puliti e ri- consegnati nel punto dove sono stati prelevati. Inutile specificare come tale pratica esponga la popolazione al rischio di contaminazione e malattie. Ma, oltre che dal rischio infet- tivo, la vita dei cittadini sudafri- cani è messa in pericolo anche da una moltitudine di incidenti che avvengono continuamente per la mancanza di sicurezza sia in strada che nelle case. Camminando nella township si notano infatti impianti «fai da te» e sistemi illegali per sottrarre l’e- lettricità che lo stato non con- cede a un prezzo sostenibile e che pochi possono permettersi. L’alto rischio elettrico in un si- stema abitativo fatto di materiali infiammabili e potenzialmente tossici, ha generato nel tempo diversi incendi - complice anche il vento - in cui in molti hanno perso la vita. L’UNICA CASA Nonostante le condizioni di vita al limite però, le township rap- presentano l’unico luogo da po- ter chiamare casa, in cui si è ri- conosciuti dal prossimo. Leonard: «Ho iniziato questo in un piccolo shack . Poteva starci solo la cucina, ma poi con il sup- porto della gente siamo cre- sciuti, non prendiamo nessun aiuto dal governo, nessun sussi- dio, dobbiamo spendere tutti i soldi dei nostri portafogli, voi siete venuti a darci una mano e avete nutrito 120 bambini, vi siamo grati del vostro aiuto». L’interesse mediatico per que- ste zone ha leggermente miglio- rato le condizioni di alcune aree, ma ancora una volta sono le organizzazioni umanitarie ad aver fatto maggiormente la dif- ferenza in un territorio dove i segni dell’apartheid sono an- cora visibili, ma che è in cerca di un riscatto per le generazioni fu- ture e sogna il superamento delle differenze razziali radicate nell’antropologia urbanistica del paese. Alessio Cassaro _______________ Alessio Cassaro , nato a Genova nel 1987, graphic designer con passione per la fotografia e i viaggi * SUDAFRICA 62 maGGIO 2020 MC " L’anno scorso siamo riusciti a preparare 23 bambini per fare iniziare loro la scuola. Qui: bimbe della township por tano un secchio d’acqua. Donne e bambine sono preposte alle faccende domestiche. * polverose. I sentieri di terra bat- tuta e i percorsi non asfaltati si estendono per chilometri in un labirinto di vie sempre a rischio di allagamenti alle prime piogge. Quando ciò accade, qualcuno si preoccupa di scari- care massi enormi in mezzo la strada che a loro volta vengono picconati per riempire le pozze, nel tentativo di rimediare ai danni creati dalla pioggia. ACQUA E FOGNATURE La mancanza di un sistema idrico adeguato obbliga le fami- glie a utilizzare i rubinetti in co- mune, in quanto le zone sono poco servite. Donne e bambine, adempiendo a parte del proprio compito all’interno della comu- nità, si occupano di reperire l’acqua. Questo significa percor- rere un tragitto giornaliero di di- versi chilometri ed essere obbli- gate a lunghe code davanti alle poche fonti nonché al carico di grossi pesi. Connessa alla problematica del- l’approvvigionamento idrico è la questione del sistema fognario: le township, infatti, mancano quasi totalmente di servizi igie- nici e questa mancanza co- stringe i residenti a raccogliere

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