Missioni Consolata - Maggio 2020

Noi e Voi Qualcuno entra anche nelle scuole superiori e nel seminario. Recentemente ho ordinato tre sacerdoti locali, figli di povere fa- miglie di pastori: ringraziamo il Buon Dio che fa questi miracoli. Ringrazio anche il Signore per- ché in questo anno ricorre il cin- quantesimo del mio sacerdozio. Sono appena sceso dal monte Kenya su cui ho celebrato una messa di ringraziamento insieme ad alcuni miei sacerdoti e cri- stiani. Di nuovo vi prometto la mia preghiera quotidiana. C’è più gioia nel dare che nel ricevere, ci diceva Gesù. E Tonino Bello: «Amare, voce del verbo morire (al proprio egoismo)». + Virgilio Pante Maralal, Kenya, 08/03/2020 stro. Invece ora noi abbiamo la piaga dell’invasione delle locuste, che non vedevamo dal 1952 e che divorano il bel verde che le piogge straordinarie di que- st’anno ci avevano regalato. I bambini che voi generosa- mente aiutate da diversi anni po- tranno, attraverso lo studio, ve- dere aperte davanti a loro nuove strade, oltre che alla tradizionale pastorizia nomade e all’agricol- tura di sussistenza. Molti di que- sti bambini durante le vacanze (novembre-dicembre 2019) sono stati circoncisi (purtroppo anche qualche bambina) e ora si sen- tono degli ometti maturi. Per for- tuna per loro sarà più facile tro- vare un lavoro utile e non rica- dere in certe tradizioni ormai sor- passate. 6 maggio 2020 MC PASSIONE E RISURREZIONE Carissimi amici e benefattori, per celebrare la Pasqua di risur- rezione, prima bisogna passare attraverso la sofferenza della passione e della morte. Corag- gio! La Fede e la Speranza e l’A- more sono le nostre uniche me- dicine in questo difficile mo- mento in cui la piaga del corona- virus sta flagellando il mondo. Noi uomini e donne, con la no- stra scienza e tecnologia ci cre- devamo onnipotenti, superiori a tutto, capaci di assoggettare il mondo intero. Chissà che il Buon Dio ci aiuti a ottenere qualcosa di buono anche da questo male e ci faccia più solidali e misericor- diosi gli uni verso gli altri. Grazie a Dio, qui in Kenya, men- tre scrivo, non è ancora arrivata questa piaga, e preghiamo tanto per esserne esenti, altrimenti con le nostre poche strutture ospeda- liere diventerebbe un vero disa-

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