Missioni Consolata - Maggio 2020
UNA DECISIONE DIFFICILE In realtà, se il cuore della deci- sione è chiaro, i dettagli lo sono molto meno, cosa dimostrata dal fatto che questo medesimo episodio è narrato anche da Paolo in Gal 2,1-10, ma con par- ticolari diversi. Paolo racconta che «da parte delle persone più autorevoli - quali fossero allora non mi inte- ressa, perché Dio non guarda in faccia a nessuno [sbagliamo a cogliere un po’ di astio? nda ] - non mi fu imposto nulla. [...] Ci pregarono solo di ricordarci dei poveri» (Gal 2,6.10). Sappiamo, e lo vedremo nella lettura di Atti, che le relazioni di Paolo con la chiesa di Gerusalemme, chiaramente guidata da Gia- como, non sarebbero state idil- liache neppure in seguito. Forse Paolo si aspettava che la guida della chiesa, e quindi an- che di quell’incontro, spettasse a Pietro e non al «fratello del Si- gnore», ma può essere più one- sto dire che il tono irritato di Paolo si coglie pur non essen- done esplicitamente chiaro il motivo. È più interessante notare che quanto raccontato da Luca in Atti 15 non coincide con ciò che dice Paolo in Galati 2. La propo- sta di Giacomo riportata in Atti 15, infatti, non cita i poveri e parla però delle quattro condi- zioni negative, dei quattro «non si deve» che abbiamo citato so- pra (cfr. At 15,20). LE QUATTRO CONDIZIONI Per analizzare le quattro condi- zioni imposte da Giacomo ai nuovi cristiani, partiamo dalla quarta. Secondo l’Antico Testa- mento, il sangue è la sede della vita. Anche dopo che il creatore aveva concesso agli uomini e ad alcuni animali di cibarsi di carne per nutrirsi (Gen 9,1-4), aveva vietato però d’ingerire sangue, per mantenere la con- sapevolezza che ci si alimenta, MC R 31 maggio 2020 MC tato tra i non ebrei (At 15,4). Di fronte alla contestazione di «al- cuni della setta dei farisei» (At 15,5: scopriamo così che si può continuare a essere innanzitutto farisei, prima che cristiani), la di- scussione, come prevedibile, si è fatta rovente, finché non è in- tervenuto Pietro. A Gerusalemme, dove Pietro vi- veva, la guida della chiesa era Giacomo, «fratello del Signore» (cfr. At 12,17; Gal 1,19), ma Pietro era pur sempre la guida dei Do- dici. Sembra proprio che Pietro sia intervenuto come «autorità morale», quasi come chi, senza detenere un grande potere, ha però un’autorevolezza raffor- zata proprio dall’essere fuori dalle stanze che contano. Il suo discorso è stato essen- ziale ed è andato dritto al punto: Dio ha dato lo Spirito Santo a tutti, in più, noi per primi non siamo stati capaci di rispet- tare la legge, quindi perché im- porla agli altri, visto che non è indispensabile (At 15,7-11)? A quel punto si è tornati a os- servare le imprese compiute da Dio tra i «greci». Infine Giacomo, il verosimile capo dell’ala «conservatrice», ha avanzato la proposta con- creta di chiedere ai nuovi cri- stiani provenienti dal pagane- simo non la circoncisione, ma il rispetto di quattro astensioni: dagli idoli, dall’impudicizia, dagli animali soffocati e dal sangue. sufficiente. Ma se non basta quella, non c’è niente che basti! Dio invece ha donato gratuita- mente questa salvezza all’es- sere umano, e l’unica reazione possibile da parte dell’uomo è fidarsi e accoglierla (Rom 3,20- 24, ad esempio). È chiaro che lo scontro emerso ad Antiochia era radicale, e non toccava soltanto l’organizza- zione della Chiesa, come era ac- caduto a Gerusalemme con le vedove degli ellenisti (At 6,1-6), ma la sua stessa essenza teolo- gica. La Chiesa doveva decidere che cosa essere: se uno dei tanti movimenti ebrei, o qualcosa di radicalmente nuovo, nato dal darsi di Dio in Gesù. Sicuramente Paolo aveva pre- sente la gravità del momento, ma con tutta probabilità questo valeva anche per i suoi «avver- sari». DISCERNIMENTO NELLO SPIRITO Luca non si limita a dirci che cosa è accaduto in quel mo- mento storico così centrale per l’identità della Chiesa, quando Paolo e Barnaba sono andati a Gerusalemme per discutere della questione con i Dodici, ma probabilmente vuole anche sug- gerirci come si dovrebbe fare il discernimento nello Spirito. Nella discussione, i protagonisti sono partiti dall’osservazione di ciò che lo Spirito aveva susci-
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