Missioni Consolata - Aprile 2020

impianti su 37 presenti nel no- stro paese. Esaminando in dettagliato le percentuali della raccolta diffe- renziata dei rifiuti solidi urbani per regione, si nota che in al- cune regioni del Sud, come Sici- lia, Molise, Calabria e Puglia, i cittadini e le aziende separano meno di 1/3 dei rifiuti, oppure questi non sono gestiti corretta- mente. Molto probabilmente sono due i problemi che andreb- bero risolti in queste regioni: una maggiore informazione dei citta- dini e una migliore organizza- zione della raccolta differen- ziata. Andrebbe poi risolto, nelle regioni costiere ad elevato af- flusso turistico come Liguria, Si- cilia, Lazio e Campania, il pro- blema del sovraccarico stagio- nale dei rifiuti, che può compro- mettere il sistema di gestione della raccolta differenziata. LA PLASTICA DISPERSA Ciò che non viene raccolto ha un’elevata probabilità di finire prima o poi in mare e l’Italia ogni anno disperde nel Mediterraneo 53mila tonnellate di plastica, di cui il 4% è trasportato dai fiumi (il Po trasporta il 3% del totale e il Tevere l’1%), il 18% deriva da attività in mare come pesca, ac- quacoltura e navigazione e il 78% deriva dalle attività co- stiere, da una cattiva gestione dei rifiuti, dal notevole afflusso turistico e da attività ricreative. clato. In Italia si consumano ogni giorno 32 milioni di bottiglie di acqua minerale (in media 178 li- tri a testa all’anno); in questo ab- biamo il primato europeo e siamo tra i primi al mondo. L’Ita- lia rappresenta il secondo mag- giore produttore di rifiuti che vengono rilasciati nel Mediterra- neo. Per quanto riguarda la rac- colta differenziata degli imbal- laggi in plastica (la sola tipologia di plastica riciclata in Italia), nel nostro paese esiste un forte di- vario regionale, passando dal 57% di raccolta differenziata nel Nord Est al 27% nel Sud. Il 13% dei rifiuti in plastica non viene raccolto per carenze infrastrut- turali di alcuni comuni o regioni. Il ricorso alla discarica è mag- giore al Sud (40%), rispetto al Centro (24%) e al Nord (12%). Al contrario, i termovalorizzatori sono più diffusi al Nord con 26 cidente. La combustione incon- trollata della plastica genera il ri- lascio nell’ambiente di sottopro- dotti altamente tossici per la sa- lute, tra cui le diossine, i furani, i policlorobi-fenili (Pcb) e gli idro- carburi aromatici policiclici. LA PLASTICA ITALIANA In Europa la produzione della plastica, che per il 90% prende origine da materie fossili, utilizza il 4-6% del totale di petrolio e gas usati in questo continente. Nell’area mediterranea, l’Italia è il maggiore produttore di manu- fatti in plastica (che rappresen- tano il 2% della produzione glo- bale) con 8 milioni di tonnellate all’anno e genera 3,9 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica, di cui 0,5 milioni (13%) non ven- gono raccolti, 2,5 milioni fini- scono in discarica o nell’incene- ritore e un milione viene rici- nostra madre terra P ur essendo diversi i tipi di plastica prodotti, il 50% è rap- presentato dalle seguenti tre tipologie: ● POLIPROPILENE (PP) , utilizzato per costruire cruscotti e pa- raurti di autoveicoli, tappi delle bottiglie, custodie dei CD, reti antigrandine, bicchierini per il caffè; ● POLIETILENE A BASSA DENSITÀ LDPE , usato per sacchi di plastica e sacchetti della spesa, film da imballaggio, giocattoli, coperchi, tubi flessibili, contenitori, rivestimenti di cavi; ● POLIETILENE AD ALTA DENSITÀ HDPE , usato per cavi delle telecomunicazioni, tubazioni interrate, flaconi, bottiglie del latte, taniche, mobilio in plastica, zanzariere, tappi di botti- glia, fogli di plastica per isolare le discariche. Per quanto riguarda la tipologia dei manufatti in plastica pro- dotti in Italia, il 42% è rappresentato dagli imballaggi (che costi- tuiscono l’80% dei rifiuti in plastica, data la loro breve vita me- dia); il 30% è rappresentato da manufatti utilizzati nei settori tessili, della casa, ricreativo e agricolo (che generano il 15% dei rifiuti in plastica); il 21% riguarda i settori di edilizia, costru- zioni e trasporti (che generano solo il 2% di rifiuti in plastica, essendo materiali a lunga vita media); il 6% riguarda il settore elettrico/elettronico (che genera il 2% di rifiuti in plastica ). (Rnt) Tipologie della plastica Cos’è e come viene utilizzata 62 MC

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