Missioni Consolata - Aprile 2020

volto nell’organizzare il lavoro dei meccanici, e così sono stato nel mondo dei rally per cinque anni. Ero giovane. Avevo molta voglia di girare. In Kenya ci sono deserti, montagne, pianure, e con i rally ho avuto occasione di girarlo in lungo e in largo. In ogni caso - conclude -, andavo solo qualche domenica all’anno». A MORIJO TRA I SAMBURU A Nairobi nell’amministrazione, fratel Sandro è rimasto dal 1982 al 1986. «Un giorno il superiore mi ha detto: “Vai in seminario”. Allora ho fatto l’amministratore in seminario per quattro anni. Poi ho detto al superiore che sentivo di non essere mai stato in mis- sione, nonostante fossi in Africa dal ‘73. Un giorno mi ha chia- mato e mi ha chiesto se volevo andare nel Samburu, a Morijo, con padre Aldo Vettori. Sono stati quattro anni magnifici. Lì mi sono sentito missionario. Morijo si trova in cima a un cu- cuzzolo. Per fare una casa, e la chiesa, prendevamo dei pali di legno, poi mandavo gente a rac- cogliere sassi piatti e li inchio- davo con chiodi di sei pollici. Da fuori sembrava una casa di sassi. Dentro invece mettevo una rete e intonacavo creando una ca- mera d’aria per tenere il fresco. Poi c’era il problema dell’acqua. In cima al cucuzzolo ho fatto un muretto. Quando pioveva, l’ac- qua veniva raccolta in due ci- sterne, e da lì veniva giù e si usava per lavarsi. Per bere ve- niva bollita e filtrata. Quando pio- veva, si formava una specie di torrente. L’acqua veniva fuori da una pietra. Allora ho iniziato a scavare e quando siamo arrivati alla profondità di un metro ab- biamo trovato l’acqua. In seguito, abbiamo fatto fare un pozzo». LA RAGAZZA POSSEDUTA «Nel territorio della missione di Morijo c’erano i Samburu e i Turkana. Un giorno mi hanno chiamato per una donna inde- moniata tra i Turkana. Lì c’era an- che l’infermiere che mi ha detto: “No, è epilettica”. Allora abbiamo preso la ragazza, che avrà avuto 18 anni, e l’abbiamo portata all’o- MC A 27 aprile 2020 MC vato il superiore dicendomi: “Ti sei già messo d’accordo per an- dare a Sagana? Mi hanno detto che saresti disposto ad aprire la sezione di edilizia”, insomma - ride fratel Sandro -: mi sono tro- vato incastrato». A Sagana fratel Sandro è rimasto quattro anni, fino a quando, nel 1980, è stato mandato a Nanyuki per dare una mano nella procura della diocesi di Marsabit. «Lì ho fatto due anni: raccoglievamo e spedivamo materiali di tutti i tipi. Poi mi hanno chiesto di aiutare padre Ottavio Santoro, ammini- stratore regionale del Kenya, e mi sono trasferito nella capitale». QUALCHE GARA DI RALLY Quando fratel Sandro è andato a Nairobi, ha incontrato un suo ex studente che nel frattempo si era sposato, trasferito nella capitale e aveva iniziato a fare i rally. «A Sagana insegnavo disegno per le costruzioni e disegno meccanico. Quando sono finito a Nairobi e ho incontrato questo mio studente, lui mi ha chiesto se volevo andare nel suo team. Io gli ho detto: “Guarda che non sono un meccanico”. E lui: “Ma come? A scuola mi hai insegnato disegno!”. Comunque, per curio- sità, sono andato, e, alla fine, una corsa tira l’altra, mi ha coin- IN KENYA Entrato in seminario minore a 11 anni, dopo tre anni Sandro aveva già le idee chiare: voleva diven- tare fratello. «Dalla quarta ginna- sio mi sono detto: “Io non voglio annoiare la gente con le predi- che”. Sono stato sempre restio a presentarmi in prima persona». Allora si è dedicato allo studio della meccanica e, finite le supe- riori, nell’ottobre 1968, ha fatto la prima professione temporanea. Destinato alla procura di Alpi- gnano (To), vi è rimasto per quat- tro anni facendo anche un corso di edilizia per corrispondenza. «Nel 1972 ero ad Alpignano quando padre Guido Motter, vice superiore generale, è arrivato e mi ha chiesto di partire per il Kenya. Quindi sono stato nove mesi in Inghilterra per imparare l’inglese, e in Kenya sono arri- vato nel ‘73, destinato a Kaheti, a 140 km a Nord di Nairobi, in una scuola di edilizia e falegnameria. Lì c’era fratel Vincenzo Quaglia. Per tre anni ho gestito la scuola». Nel frattempo, nella scuola tec- nica di Sagana, 30 km più a Sud, volevano aprire la sezione di edi- lizia. «Il preside padre Giuseppe Bertaina, un giorno mi ha parlato del progetto. Io pensavo che vo- lesse solo una consulenza, in- vece dopo quindici giorni è arri- Fratelli missionari | Servizio | Disponibilità | Semplicità

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