Missioni Consolata - Aprile 2020
In queste pagine: quando le im magini dicono più delle parole. La vita spartana di padre Angelo ad Archer’s Post, nella terra dei Sam buru, trenta chilometri a Nord della cittadina di Isiolo nei primi anni ‘60. La chiesa è solo una struttura aperta con tetto di pa glia; dopo pranzo i missionari (da sinistra i padri Rossi Berluti, Mario Valli e Angelo) lavano le pentole in allegria nella loro prima casetta di blocchi di cemento, dopo aver la sciato il prefabbricato di lamiera ( foto a colori ) che è ancora oggi nella missione come memoria delle origini. * 20 aprile 2020 MC benedizione del Signore perché non tutti arrivano a questa età. La mia vocazione è nata nel 1937 a Fiuggi dove d’estate an- davo da una zia che aveva un albergo vicino alla chiesa par- rocchiale. Tutte le mattine an- davo a servire la messa lì e ve- devo sempre un sacerdote con la barba che diceva la messa. Da quel bambino che ero, mi ero stupito, e parlando con mia zia le dicevo che il prete a cui avevo servito la messa portava le calze rosse. Barba e calze rosse: non era certo il modo di presentarsi del parroco del mio paese. E mia zia mi rassicurava che era normale perché quello era un missionario che era stato in Africa. Tranquillizzato, ho continuato ad andare a servire la messa. Una mattina, mentre uscivo, lui mi ha chiamato. “Bambino, vieni qui”. Non sono cresciuto molto, ma allora ero davvero piccolo! “Come ti chiami?”, “Angelo”. * KENYA “Dove stai?”, “Da mia zia che ha l’albergo Paradiso” (niente meno). “Conosco tua zia, dille che ti mandi a trovarmi dove io abito”. Allora mia zia la mattina succes- siva mi ha detto: “Vai su a metà strada tra Fiuggi fonte e Fiuggi città e là trovi la casa di questo vescovo e così lui ti può par- lare”. Allora c’era il tram che portava fino lassù, così ho chiesto alla zia di darmi i soldi per il biglietto. Ma lei: “No no, tu vai a piedi”. Ed è così che ho cominciato la
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