Missioni Consolata - Aprile 2020
IL PERSONALE In un piccolo ufficio con aria condizionata a intensità esage- rata incontriamo il responsabile, Alfredo, che ci accoglie trafe- lato. Ci sono anche alcuni ope- ratori con il gilet dell’Acnur e dell’Unicef, tutti giovanissimi, e due poliziotti armati. Alfredo, anche lui giovane (sotto i 40), ci racconta che l’abrigo è aperto da circa due anni, ha 70 miniappartamenti da due ca- Nell’abrigo di Alfredo Nasci- mento regna la calma. Forse ad- dirittura troppa. Difficile dire se si tratti di rassegnazione o di una manifestazione della pa- zienza indigena. Su un muro sono stati appesi due manifesti di Acnur, l’agenzia Onu per i ri- fugiati. Scritti in portoghese e in warao, tramite alcuni disegni mostrano come trattare i rifiuti e come usare le latrine. aggiungersi a minacce e intimidazioni che sono or- mai divenute la normalità in un generale clima anti indigeno alimentato dal presidente Bolsonaro. «Anche i Warao - spiega Mauricio - sono stati in- vasi dai garimpeiros . Hanno paura perché il fiume viene inquinato e non c’è sicurezza. Loro se ne vanno perché non c’è più nulla da mangiare e non c’è terra da seminare. Non avendo più niente, la- sciano i propri territori in cerca di una vita migliore per i loro figli». Accanto alla solidarietà e alla comprensione, nello stesso tempo Mauricio non nasconde i problemi: «La nostra terra Yanomami ha molti problemi. Quando hai problemi nella tua propria casa, è diffi- cile affrontare quelli degli altri». Diversi, eppure solidali Enock Taurepang e Mauricio Yekuana hanno rispo- sto al nostro quesito di partenza aiutandoci anche a chiarire un punto fondamentale. Come i popoli non sono tutti eguali (dal punto di vista antropologico e culturale), così non sono tutti eguali i popoli indi- geni. Questo significa che non è implicito che un popolo indigeno sia in accordo con un altro popolo indigeno. Fatta questa precisazione, constatiamo mere e alcune cucine comunita- rie. L’acqua viene presa da pozzi artesiani. Attualmente vi si trovano 667 persone, quando la capacità stimata è di 350. Qui e nell’altro abrigo di Manaus i controlli sono molto meno stringenti che in quelli gestiti dalla Operação Acolhida a Ro- raima ( cfr. MC marzo ). Anche noi ne abbiamo approfittato. «C’è il registro, ma è difficile controllare - ci confessa il re- 17 aprile 2020 MC che il rispetto e la disponibilità mostrate dai popoli indigeni di Roraima verso quelli provenienti dal Ve- nezuela costituiscono un comportamento a cui tanti dovrebbero ispirarsi. Marco Bello - Paolo Moiola ( 1 ) Si veda: Paolo Moiola, «Per la terra e per il rispetto», MC maggio 2019. ( 2 ) Si veda: Paolo Moiola, «Gli Yanomami e le decisioni condivise», MC agosto-settembre 2019. ( 3 ) Il premio assegnato a Davi Kopenawa e all’as- sociazione Hutukara aveva questa motivazione: «Per la loro coraggiosa determinazione nel proteggere le foreste e la biodiversità dell’Amazzo- nia, e le terre e la cultura dei suoi popoli indigeni». Il sito dell’organizzazione è: https://www.rightlivelihoodaward.org. " Come noi, anche i Warao hanno sofferto pregiudizi e violenza. Qui sotto: un primo piano di Mauricio Yekuana, direttore dell’associazione «Hutukara» di Boa Vista. | A sinistra: Enock Taurepang, coordinatore generale del «Consiglio indigeno di Roraima» (Cir). * MC A © Paolo Moiola
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