Missioni Consolata - Marzo 2020

dei governi, mentre «noi siamo il mondo delle tradizioni della fede e siamo e possiamo essere sem- pre di più partner solidi dell’Onu» soprattutto nello sviluppo e nella costruzione della pace. (Sir) VATICANO RIFORMA L a Chiesa cattolica oggi «non è più l’unica che produce cultura, né la prima, né la più ascoltata. Abbiamo pertanto bisogno di un cambiamento di mentalità pasto- rale, che non vuol dire passare a una pastorale relativistica. Non siamo più in un regime di cristia- nità perché la fede - specialmente in Europa, ma pure in gran parte dell’Occidente - non costituisce più un presupposto ovvio del vive- re comune, anzi spesso viene per- fino negata, derisa, emarginata e ridicolizzata». Lo ha detto papa Francesco incontrando i respon- sabili della Curia romana in occa- sione dei tradizionali auguri di Na- tale. Nel suo discorso, Francesco difende la riforma della Curia stes- sa e avverte: «È necessario un cambio di paradigma nella missio- ne». Quando vennero istituite le Congregazioni per la Dottrina del- la Fede e per l’Evangelizzazione dei popoli «si era in un’epoca nella quale era più semplice distinguere tra due versanti abbastanza defini- ti: un mondo cristiano da una par- te e un mondo ancora da evange- lizzare dall’altra. Adesso questa si- tuazione non esiste più. Le popolazioni che non hanno anco- ra ricevuto l’annuncio del Vangelo non vivono affatto soltanto nei Continenti non occidentali, ma dimorano dappertutto, special- mente nelle enormi concentrazio- ni urbane che richiedono esse stesse una specifica pastorale. Nelle grandi città abbiamo biso- gno di altre “mappe”, di altri para- digmi, che ci aiutino a riposiziona- re i nostri modi di pensare e i no- stri atteggiamenti: fratelli e sorelle, non siamo nella cristianità, non più!». (AsiaNews) USA FRATELLANZA UMANA I l 4 febbraio sia dichiarato Giorna- ta mondiale della fratellanza uma- na. La proposta arriva dal papa e dal grande imam di Al-Azhar Ah- med Al-Tayyeb ed è stata messa nero su bianco in un messaggio consegnato a New York al segreta- rio generale delle Nazioni unite, António Guterres, il quale ha mani- festato la sua «disponibilità». Nel testo si chiede pure che l’Onu, as- sieme alla Santa Sede e alla presti- giosa università sunnita, partecipi «all’organizzazione, in un prossimo futuro, di un summit mondiale sulla fratellanza umana». A consegnare il messaggio a Guterres sono stati i membri del Comitato superiore isti- tuito lo scorso 20 agosto per rag- giungere gli obiettivi contenuti nel «Documento sulla fratellanza uma- na per la pace mondiale e la convi- venza comune», firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019, nell’ambi- to del viaggio del papa negli Emira- ti Arabi. Attualmente il Comitato è composto da membri cristiani, mu- sulmani ed ebrei. (Vatican Insider) MC R * * Amazzonia: la missione nella foresta P adre Corrado Dalmonego, missionario della Consolata, racconta la sua esperienza tra il popolo yanomami che abita un ampio territorio sulla fron- tiera del Brasile col Venezuela. «A partire dalla nostra presenza alla missione di Catrimani, con- viviamo con le comunità e lavo- riamo in accordo con i leader in- digeni. Svolgiamo un’azione cul- turale di valorizzazione delle lin- gue, delle tradizioni e delle cono- scenze del popolo, di promozione del dialogo. Essa comprende la produzione di materiali didattici, la partecipazione a incontri di di- scussione sulle politiche e le pra- tiche educative, la formazione degli insegnanti yanomami, la realizzazione di attività di ricerca condotte dai giovani in dialogo con gli anziani. Svolgiamo poi un’azione per la salute del popolo con l’accompagnamento del per- sonale addetto all’assistenza sa- nitaria e la formazione degli stes- si Yanomami. C’è quindi un’a- zione sul territorio per una rela- zione costruttiva con la società circostante; comprende la realiz- zazione di incontri che consen- tono lo sviluppo dell’autonomia decisionale del popolo col soste- gno delle associazioni indigene. Azione fondamentale è il dialogo interculturale e interreligoso, con la valorizzazione del senso reli- gioso proprio del popolo e nella promozione della convivenza tra le diversità. Un’attenzione parti- colare è dedicata al ruolo della donna yanomami, con la crea- zione di spazi propri. Curiamo poi la comunicazione e l’infor- mazione fra popolo indigeno e società non indigena, con la pro- duzione di notiziari e documen- tari. Il cammino della missione è un percorso di grande sforzo, ma non è l’imposizione di un pro- gramma predefinito. I missionari entrano, quando sono accolti, in un mondo differente, con atteg- giamenti di dialogo e di condivi- sione. Si comunicano speranze, sogni e aspettative, con un mes- saggio che essi scoprono insieme agli Yanomami: un messaggio di vita contro progetti di morte». (Imc) Missione del Catrimani (Brasile): padre Corrado Dalmonego, da 12 anni missionario tra gli indigeni yanomami dell’Amazzonia. * 9 marzo 2020 MC

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