Missioni Consolata - Marzo 2020
4 chiacchiere con... Il 25 novembre 1960, a Minerva e Maria Teresa viene concesso un per- messo speciale per far visita ai loro mariti, Manolo Tavarez Justo e Leandro Guzman, detenuti in car- cere. Patria, la sorella mag- giore, vuole accompagnarle anche se suo marito è rin- chiuso in un altro carcere e la madre le supplica di non andare perché teme per le sue tre figlie. L’intuizione della madre si rivela esatta: le tre donne, insieme al loro autista Rufino de la Cruz, vengono prese in un’imbo- scata da agenti del servizio segreto militare, torturate e uccise, e i loro corpi buttati nella loro macchina precipi- tata poi in un burrone per simulare un incidente. «Se mi ammazzano, tirerò fuori le braccia dalla tomba e sarò più forte». Con que- sta frase, l’attivista domini- cana Minerva Mirabal rispondeva agli inizi degli anni ‘60 a chi le faceva notare che il regime dispotico del presi- dente Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961) avrebbe cercato in ogni modo di uccidere lei e le sue sorelle. L’assassinio delle sorelle Mirabal pro- dusse gran dolore in tutto il paese e in tutta l’America Latina e fortificò lo spirito patriottico della comunità, desiderosa di raggiungere un governo democratico che garantisse il rispetto della dignità umana. Più di mezzo secolo dopo, la promessa di Minerva ci sembra che si sia compiuta: la sua morte e quella delle 70 marzo 2020 MC Teresa risuona in tutto il mondo per il «Giorno inter- nazionale per eliminare la violenza contro la donna» che è stato dichiarato dall’Onu in onore delle tre sorelle dominicane. Don Mario Bandera sue sorelle per mano della polizia segreta dominicana, è considerata da molti uno dei principali fattori che portò alla sconfitta della dittatura di Trujillo. Ogni 25 novembre, la testimonianza di Minerva, Patria e Maria 25 NOVEMBRE GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE La «Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne» è stata istituita partendo dall’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani. Tale violazione è una conseguenza della discriminazione contro le donne, dal punto di vista legale e pratico, e delle persistenti disuguaglianze tra uomo e donna. La violenza contro le donne influisce negativamente e rappre- senta un grave ostacolo nell’ottenimento di obiettivi cruciali quali l’eliminazione della povertà, la lotta all’Hiv/Aids e il rafforzamento della pace e della sicurezza. La sostanziale carenza di risorse da destinarsi a iniziative per l’eliminazione della violenza contro le donne e le ragazze in tutto il mondo contribuisce a far sì che questo fenomeno persi- sta. Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile - che comprendono un obiettivo specifico per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze - offrono grandi possibilità, ma necessitano di finanziamenti adeguati per apportare cambiamenti reali e significativi nella vita delle donne e delle ragazze. Questa Giornata segna l’inizio della campagna dei «Sedici giorni di attivismo», comunemente conosciuta come la « 16 Days campaign ». Viene sostenuta da cittadini e organizzazioni in tutto il mondo per promuovere la prevenzione e l’elimina- zione della violenza contro le donne e le ragazze. La campagna è stata ideata dal primo istituto per la leadership mondiale delle donne ( Global women leadership institute ) nel 1991. La campagna si collega a due importanti ricorrenze: il 25 no- vembre (giornata internazionale sulla violenza contro le donne) e il 10 dicembre (giornata internazionale per i diritti umani). I sedici giorni della campagna fanno così da ponte a queste giornate per chiedere l’eliminazione di tutte le forme di violenza di genere. A sostegno di questa inizia- tiva, la campagna del Segre- tario generale delle Nazioni unite sollecita un’azione mondiale incentrata sulla sensibilizzazione e sulla necessità di un impegno per mettere in luce il fenomeno e attuare misure per prevenirlo e contrastarlo. Ogni anno viene sottolineato un tema particolare. adattato da www.onuitalia.it *
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