Missioni Consolata - Marzo 2020

Mandato missionario alle partenti per Kazakistan e Kirghizistan MISSIONARIE DELLA CONSOLATA OPERAZIONE KI.KA . ITALIA MC A per tutti i popoli, e culture. Tutte noi abbiamo vissuto que- sto momento con grande gioia e speranza, sia per la forza spiri- tuale ricevuta, sia perché ci siamo sentite accompagnate con tanta preghiera da tutte le nostre sorelle, familiari e amici, e anche perché ci siamo sentite in- viate come comunità. Non an- diamo come singole, ma in- sieme, da sorelle con età, culture ed esperienze missionarie di- verse, chiamate a dare testimo- nianza del nostro stare insieme con e per il Signore. «Attive nel bene, perché abbiamo ricevuto la vita non per sotterrarla, ma per metterla in gioco; non per tratte- nerla, ma per donarla», come ci ha ricordato papa Francesco nel- l’omelia della celebrazione dei vespri per l’inizio del mese mis- sionario straordinario dello scorso ottobre. STUPORE E MERAVIGLIA Essere questo segno della Chiesa viva partendo per l’Asia Centrale, ha suscitato e suscita molte domande e perplessità in molti, ma anche tanta ammira- zione e stupore. Ecco le do- mande e le espressioni più fre- «I l vostro andare è se- gno che la Chiesa è viva. Grazie per il vostro coraggio come Istituto, che va gratuita- mente senza aspettare niente in cambio». Così il cardinale Braz de Aviz, prefetto della «Congre- gazione per gli istituti di vita con- sacrata e le società di vita apo- stolica», si è espresso nell’ome- lia della celebrazione eucaristica nella quale abbiamo ricevuto il nostro mandato per le nuove aperture missionarie in Asia ( vedi MC 11/2019, p. 16 ). L’essere inviate ci ricorda che non andiamo a titolo personale, ma a nome della Chiesa e dell’I- stituto, per una missione affida- taci. È un dono grande quello che ci è stato consegnato: an- dare e annunciare il Vangelo al popolo Kazako e Kirghizo, ma è anche una responsabilità. Essere per loro quella stella che porta a conoscere Gesù, guidata dallo Spirito Santo e che si fa presente nella semplicità, nella vicinanza, nel rispetto e con tanta delica- tezza, come la Consolata, di cui abbiamo ricevuto l’icona. Sì, per- ché, proprio come ci ricorda la festa dell’Epifania, Lui è venuto Il 6 gennaio, solennità dell’Epifania del Signore, nella casa generalizia delle suore missionarie della Consolata in Nepi (Viterbo), le otto sorelle destinate alle nuove missioni del Kirghizistan e del Kazakistan hanno ricevuto il mandato missionario dal cardinale João Braz de Aviz. di IVANA CAVALLO 30 Marzo 2020 MC

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