Missioni Consolata - Marzo 2020

Sopra: il cardinale ChristianWiyghamTumi parla con l’oppositore storico John Fru Ndi, du rante il Dialogo nazionale, 30 settembre 2019. A sinistra: fuga dei residenti della regione Occidentale, dopo gli scontri del luglio 2018. Qui al terminal dei bus di Buea. Sotto: un mercato abbandonato e mezzi distrutti dai combattenti separatisti, nella città di Buea, nella regione Sud Ovest. * * * 20 marzo 2020 MC attuali Ruanda e Burundi). Il Ca- merun e il Togoland sono infine spartiti tra la Francia e l’Impero britannico: dell’ex Camerun Te- desco i 4/5 sono assegnati alla Francia così come i 3/5 del To- goland, mentre all’Impero britan- nico vanno i 2/5 del Togoland e 1/5 del Camerun. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, anche in Camerun nascono i primi movimenti indipendentisti. Il partito «Unione delle popola- zioni del Camerun» si schiera apertamente per il distacco dalla potenza coloniale, ma viene ban- dito negli anni Cinquanta e dura- mente represso. Nel 1960 il Ca- merun francese diventa però in- dipendente con il nome di Re- pubblica del Camerun sotto la guida del Presidente Ahmadou Ahidjo. In quel frangente, la parte meridionale del Camerun britannico si stacca unendosi al Camerun francofono per formare la Repubblica federale del Ca- * CAMERUN merun. Successivamente il paese cambia nome, perde la sua caratteristica federale e, nel 1972, diventa Repubblica unita del Camerun e, poi, nel 1984, Re- pubblica del Camerun. LINGUA E PETROLIO «Siamo intervenuti tardi, non quando era necessario farlo - ha recentemente dichiarato in un’in- tervista al canale Equinoxe Tv il cardinale camerunese Christian Wiygham Tumi -. Il problema do- veva essere affrontato nel 1972, quando il paese cambiò per- dendo la sua connotazione fede- rale e assumendo il nome di “re- pubblica unita”». Questa svolta è stata il segno della progressiva centralizzazione della politica e dell’amministrazione. Ciò ha si- gnificato anche uno sposta- mento del baricentro decisionale verso le élite francofone. La scoperta di grandi giacimenti © AFP / M chele Spatari © AFP/ Stringer

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