Missioni Consolata - Marzo 2020

per molti ltri fattori (tra cui anche la probabile futura conclusione dell’ Operação Acolhida ) il loro futuro appare molto incerto. Improvvisamente, tra le amache poste sotto un tendone, no- tiamo una ragazza - giovanis- sima e molto bella -, che ab- biamo già incontrato nel campo di Ka Ubanoko ( MC gen.-feb. 20 ), dove si era recata per far vi- sita a un’amica. Maglennis - questo il suo nome - è ancora minorenne (è nata a fine 2002), ma è già mamma di una bam- bina di due, Angelina. In quell’occasione, oltre a mo- strarci il tesserino indispensa- bile per entrare a Pintolandia, ci aveva raccontato che la sua pic- cola aveva necessità di una deli- cata operazione chirurgica, mo- tivo principale che l’aveva spinta a scappare da un Vene- zuela da tempo senza medicine. Questa volta ci racconta che l’o- perazione è stata eseguita con successo all’ospedale di Boa Vi- sta. Inoltre, dal campo d’acco- glienza di Pacaraima sono arri- vati anche i nonni Ramon e Yo- landa e, dunque, lei e la bam- bina non sono più sole. Oggi Maglennis è felice, ma rimane (comprensibilmente) incerta quando si tratta di disegnare il proprio futuro. Più decisa appare Katerine Ma- * BRASILE VENEZUELA Operação Acolhida: qualche riflessione L’umanitario militarizzato (e l’ipotesi dell’invasione) L a migrazione massiccia dal Venezuela al Brasile inizia nel 2016. La popolazione è confusa, e inizialmente vede i mi- granti come un nemico. Nel secondo semestre del 2017 arri- vano a Boa Vista anche molti Warao. Si accampano negli spazi pubblici, nelle piazze, nei pressi della rodoviaria (la stazione dei bus) divenendo perciò molto visibili. Le abitudini dei Warao sono diverse da quelle degli indigeni di Roraima. Sempre nel 2017 la Fraternidade - Federação humanitária interna- cional (Ffhi), giunta da poco nello stato, negozia con il governo lo- cale per diventare attore privilegiato nell’assistenza ai migranti. All’inizio non ci sono finanziamenti federali e, sull’emergenza, in- tervengono sia Fraternidade che i Vigili del Fuoco. La Fraternidade è una Ong legata alla Comunidade Luz Figueira , una organizzazione religiosa fondata da José Trigueirinho Netto, a Carmo da Cachoeira nel Sud di Minas Gerais. Trigueirinho, definito dai suoi scrittore, filosofo e spiritualista, con all’attivo la pubblica- zione di 82 libri e oltre 3.000 prediche, è morto nel settembre 2018 all’età di 87 anni. Ha fondato anche l’ Ordem Graça Misericordia , un vero ordine religioso «privato». La Ffhi firma un primo accordo con l’Acnur nell’agosto del 2017 per la collaborazione nell’assistenza umanitaria ai migranti venezue- lani. Nel marzo 2018 è varata l’ Operação Acolhida , il cui controllo è in mano al ministero della Difesa. Quasi contemporaneamente viene creato l’ abrigo «ufficiale» di Pintolandia. Qui, nell’omonimo quartiere, fin da fine 2016 si erano radunati dei profughi assistiti da Ffhi e poi Acnur. Con l’ Operação Acolhida scatta la militarizzazione della crisi uma- nitaria, con la quale il governo del presidente Michel Temer (2016- 2018) passa direttamente il potere della gestione all’esercito in luogo della governatrice Suely Campus. Con le elezioni dell’ottobre 2017 diventa governatore Antonio De- narium, candidato di Jair Bolsonaro, e i militari entrano anche nel governo statale. È ormai palese il «modello Haiti», ovvero i militari gestiscono le operazioni umanitarie. L’esercito brasiliano lo ha imparato proprio nel paese caraibico, dove era al comando della Minsutah, la mis- sione dei caschi blu dell’Onu, conclusasi nell’ottobre 2018. Aumentare il numero di effettivi militari a Roraima, stato di con- fine con il Venezuela, ha fatto pensare a una possibile invasione di quel paese, che sarebbe partita da Colombia (frontiera Est) e Bra- sile, paesi con governi antagonisti a quello di Nicolas Maduro. Quest’ultimo, nel timore di questa evenienza, avrebbe rinforzato la frontiera con il Brasile. Ma il nuovo presidente Jair Bolsonaro, già capitano dell’esercito, succeduto a Temer il primo gennaio 2019, avrebbe preferito atten- dere un momento più propizio. D’accordo con il presidente colom- biano Iv n Duque e soprattutto con Donald Trump, il quale nel suo discorso sullo «stato dell’Unione», lo scorso 4 febbraio, ha ribadito che «la tirannia di Maduro sarà spezzata». Marco Bello - Paolo Moiola * 14 MaRZO 2020 MC © Paolo Moiola

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