Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2020

persone nel mondo. Le forme con- temporanee comprendono lavoro minorile e sfruttamento di bambi- ni, sfruttamento e schiavitù ses- suale, lavoro forzato, traffico e prelievo di organi, minori costretti a combattere. (AsiaNews) VIETNAM L’ALFABETO LATINO A differenza di molte altre nazio- ni in Asia, in Vietnam il cristia- nesimo non è una minoranza irrile- vante. E ciò si deve, in particolare, alla traslitterazione in alfabeto lati- no della lingua, che aprì le porte del Vietnam al mondo e ai vietna- miti quelle della Bibbia. Una ope- razione che fu appannaggio dei missionari stranieri in Vietnam, 400 anni fa. Per celebrare l’anni- versario, in Vietnam si è tenuta, dal 25 al 26 ottobre, una confe- renza nazionale che ha visto la partecipazione di 200 studiosi, tra linguisti, storici ed esperti di evan- gelizzazione. Grande merito di quest’opera va al gesuita Alexan- dre de Rhodes missionario in Viet- nam dal 1625 al 1645. Lui mise in- sieme i lavori in quoc ngu di altri autori, pubblicò a Roma tre libri sull’alfabeto nel 1651 e poi un di- zionario vietnamita-portoghese-la- tino, una grammatica vietnamita e un libro di catechismo. I missionari stranieri e i cattolici locali hanno u- sato l’alfabeto quoc ngu come veicolo per includere i valori cri- stiani nella cultura locale. È pro- prio grazie a quell’alfabeto che la Chiesa cattolica è rimasta nel pae- se, ha resistito, ed è diventata for- za importante in una nazione a do- minio comunista, che pure ha vi- sto una persecuzione dei cristiani. (Aci) SPAGNA TEOLOGIA «IN USCITA» L ’ agenzia di notizie religiose spagnola «Religión Digital (Rd)» (Religione Digitale), ha organizza- to una tribuna di teologi, chiamata «Teologia per una chiesa in usci- ta» per appoggiare le riforme di papa Francesco. Si tratta di uno spazio aperto a cui hanno già ade- rito più di 30 teologi i contributi dei quali appariranno settimanal- mente nel sito dell’agenzia. Gli u- nici requisiti per parteciparvi sono: essere teologo, scommettere sul Concilio Vaticano II e le riforme di Francesco. L’obiettivo è offrire u- na riflessione orientativa e credibi- le per i cristiani, i fedeli di altre reli- gioni e per i non credenti. I temi di fondo che saranno trattati riguar- dano il popolo di Dio chiamato a una nuova tappa di evangelizza- zione; il superamento del divorzio tra teologia e pastorale, fede e vi- ta; il recupero prioritario dell’espe- rienza di Dio; l’uscita verso le peri- ferie alla ricerca dei poveri, dei lontani e degli esclusi. (Religión Digital) MC R * * Colombia: la speranza non muore A novembre due massacri hanno insanguinato il Nord del dipartimento Su- doccidentale del Cauca, terra abi- tata dagli indigeni Nasa. Il primo è accaduto a Huasanó, nel muni- cipio di Toribío, dove sono state uccise cinque persone, tra cui la governatrice indigena dei Nasa, Cristina Bautista. Il secondo nel comune di Corinto, non molto lontano: in questo caso i morti sono stati quattro. A tre anni dalla firma degli accordi di pace con le Farc, in quest’angolo di Colombia continuano ad essere presenti vari gruppi armati: c’è la dissidenza Farc, ma anche i para- militari, le altre guerriglie del- l’Eln e dell’Epl, il Clan del Golfo e i messicani di Sinaloa. Sotto il fuoco incrociato dei gruppi ar- mati e dei narcos la guardia indi- gena difende il territorio a mani nude o al massimo con dei ba- stoni. Per questo vengono assas- sinati. La situazione è grave per alcune cause strutturali: il con- flitto per la terra, cui il Governo non ha dato soluzione; il narco- traffico e le coltivazioni illegali; l’attività estrattiva illegale. Ep- pure, proprio in una situazione così difficile, che sembra quasi senza via d’uscita, la speranza non muore. In gran parte è me- rito dei preti e dei missionari che sono passati per Toribío. Primo tra tutti, padre Álvaro Ulque, il primo sacerdote indigeno della Colombia, ucciso nel 1984. A prendere il suo posto, come par- roco di Toribío, fu padre Antonio Bonanomi, missionario della Consolata, morto nel 2018, alla guida della comunità per 19 anni, dal 1988 al 2007. Con lui ha colla- borato un altro padre della Con- solata, Ezio Roattino, che vive ancora nel Cauca. Il medico Ma- nuel Rozental ancora si illumina quando sente parlare di padre Antonio: «Lo abbiamo nel cuore, ci ha donato l’educazione, ci ha insegnato la partecipazione co- munitaria, a me ha salvato la vita!». Conclude la moglie Vilma Almendra: «Ogni seme cresce nell’oscurità. La nostra speranza non viene meno e la nostra bat- taglia continua». (Sir) Toribio (Colombia): manifestazione di cordoglio per la morte di padre Antonio Bonanomi, avvenuta in Italia il 7/01/2018. * 9 gennaio ~ febbraio 2020 MC

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