Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2020

79 gennaio ~ febbraio 2020 MC missioni e i diari che i missionari erano te- nuti a scrivere e consegnare all’Allamano. Sicuramente la possibilità di utilizzare le fonti primarie mi ha permesso di andare al cuore del suo pensiero, di poter lavorare di- rettamente sulle sue parole, cosa che non sarebbe stato possibile utilizzando fonti se- condarie, anche se non sono mancate». La tesi, dopo l’introduzione, è divisa in quattro capitoli. Nel primo è analizzato il rapporto dell’Allamano con il magistero della Chiesa, sia con i sommi pontefici che con i suoi vescovi. Rapporto di comunione, fedeltà e obbedienza. Questa parte è stata fondamentale per conoscere la personalità dell’Allamano. Il secondo capitolo sposta lo sguardo verso l’apertura dell’Allamano all’universalità della salvezza. Come la vita di un sacerdote diocesano, vissuto sempre all’ombra del santuario della Consolata, sia stato capace di guardare al di là dei confini della propria diocesi. Si è potuto analizzare quali fossero i punti fermi dell’Allamano sulla missione: l’annuncio del Vangelo, la formazione di chiese locali, e la promozione umana, in vi- sta della salvezza delle anime. Nel terzo capitolo viene precisata l’identità dei missionari secondo l’Allamano, esami- nando e dando una risposta a domande come queste: qual era il suo pensiero sulla vocazione sacerdotale e vocazione missio- naria? Perché considerava la vocazione missionaria come “la migliore?”. C’erano differenze tra la vocazione missionaria dei sacerdoti, delle suore, dei fratelli coadiu- tori? Quale identità missionaria voleva tra- smettere? E come la trasmetteva? Perché dava un senso mariano all’evangelizza- zione? Qual era la sua idea di santità per un missionario? Nei primi tre capitoli, fondamentali per in- quadrare storicamente e analizzare bene il suo pensiero, è anche effettuata una prima analisi teologica, ma è poi nel quarto capi- tolo che, sulla base dei primi tre, sono con- siderati alcuni degli aspetti più importanti e si sono esaminati dal punto di vista teo- logico. Ne emerge che l’Allamano può es- sere considerato «figlio del suo tempo» perché egli viveva appieno la visione teo- logica del suo periodo storico. Ha portato sicuramente delle sue originalità, ha insi- stito su alcuni particolari aspetti, pensando che il suo scopo fosse formare giovani uo- mini e donne che presto sarebbero stati in- viati lontano con lo stesso spirito missio- nario. Il suo pensiero si potrebbe racchiu- dere nelle sue stesse parole: «Amare e farsi santi è la stessa cosa». Fine della prima parte POSTULATORE > P. GIACOMO MAZZOTTI Chi ricevesse una grazia per intercessione del beato Giuseppe Allamano è pregato di notificarlo ai seguenti indirizzi: POSTULAZIONE MISSIONI CONSOLATA • Viale Mura Aurelie, 11-13 - 00165 Roma • Corso Ferrucci, 14 - 10138 Torino E-mail: postulazione@consolata.org http://giuseppeallamano.consolata.org

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