Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2020
La signora Emanuela col marito Fabio e i loro figli nel giardino di casa. * presenza viva 78 gennaio ~ febbraio 2020 MC Di tesi sull’Allamano l’istituto ne possiede molte fatte da missionari o missionarie della Consolata. Questa è la prima e, per ora, l’unica presentata da una persona laica. Per di più, da una mamma che, all’inizio del lavoro della tesi, era in attesa del terzo fi- glio. Tenuto conto di tutto ciò, la tesi as- sume un significato particolare. Per comprendere il motivo che ha spinto la signora Emanuela ad affrontare un tema di questo genere, basta ascoltare come lei stessa si è presentata alla commissione dei professori il giorno della difesa: «Questo elaborato è nato da un mio forte desiderio, coltivato negli anni, per la missione “uni- versale”. Già nell’elaborato per la tesi trien- nale avevo sviluppato questo tema, concen- trandomi su un piccolo aspetto del pensiero del beato Giuseppe Allamano. Questo vivo interesse per la missione è nato in giovane età e mi ha portato a vivere esperienze nelle missioni dei missionari della Consolata. La più lunga è durata un anno e mezzo ed è stata vissuta con mio marito presso la missione di Gambo, in Etiopia, dove abbiamo avuto la gioia di vi- vere al fianco dei missionari e delle suore e condividere lo spirito del fondatore, senten- doci come in famiglia. Lo scopo della mia tesi magistrale è stato provare ad analizzare come si è formato il carisma dell’Allamano e il suo pensiero teo- logico missionario, da quali fonti può aver Il 5 luglio 2019, la signora Emanuela Costamagna ha conseguito, a pieni voti, la Laurea ma- gistrale presso l’Istituto superiore di scienze religiose di Torino, difendendo la tesi dal titolo: «Beato Giuseppe Allamano. Fedeltà e novità nel suo pensiero teologico e nella sua attività missionaria». Giuseppe Allamano: fedeltà e novità attinto, a chi si è ispirato, in che modo le sue idee siano state influenzate dal contesto storico sociale da lui vissuto e in particolare come le sue idee siano state trasmesse ai suoi missionari. Questo tipo di studio non è stato ancora effettuato nell’istituto per cui rappresenta un po' una novità. «Non ho analizzato lo sviluppo storico del suo pensiero, ma identificato e affrontato alcune tematiche per lui importanti. Per poter fare questa attività, ho preferito uti- lizzare e valorizzare principalmente le fonti primarie: le conferenze ai missionari e alle suore missionarie, che sono durate dall’ini- zio della fondazione dei due istituti fino alla sua morte; quelle ai sacerdoti convit- tori, le lettere che inviava e riceveva dalle
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=