Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2020

mantenimento e il ripristino di ri- sorse naturali da cui l’umanità di- pende per sopravvivere. Ogni anno, si legge nel rapporto, gli ecosistemi forniscono all’econo- mia globale un valore pari a 125 mila miliardi - una volta e mezzo il Pil del pianeta - sotto forma di acqua potabile, cibo, aria, assor- bimento del calore, suoli produt- tivi, foreste e oceani che assor- bono anidride carbonica. Pro- teggere l’ambiente e ristabilire le risorse naturali, quindi è - let- teralmente - una questione vi- tale. Il cambiamento climatico è poi un altro tema centrale del nostro tempo e promette di prendere quest’anno ancora più spazio. È vero che il mondo si è dato tempo fino al 2030 per rea- lizzare un taglio del 45% delle emissioni di anidride carbonica, necessario per contenere l’au- mento della temperatura globale sotto il grado e mezzo in questo secolo. Ma, fa presente Mission 2020 , il gruppo di pressione gui- dato dalla ex segretaria esecu- tiva della «Convenzione quadro Onu sui cambiamenti climatici», Christiana Figueres, se nel 2020 si riuscisse davvero a bloccare il picco delle emissioni (e comin- ciare quindi a ridurle) questo renderebbe il meno costosa possibile la transizione verso un’economia libera dai combu- stibili fossili entro il 2050 @ . Sempre a proposito dell’impe- gno per affrontare il cambia- mento climatico, alla fine di que- st’anno si svolgerà a Glasgow la ventiseiesima conferenza delle parti firmatarie della «Conven- zione quadro», o Cop26, che sarà probabilmente la più impor- tante dopo quella del 2015, du- rante la quale 195 paesi firma- rono l’«accordo di Parigi» con il suo piano di azione per mante- nere il riscaldamento globale sotto i 2°C. Dal momento che gli impegni presi a Parigi si sono ri- velati insufficienti per ottenere il risultato, scrivono gli studiosi dell’ Hoffman centre , centro di ri- cerca della prestigiosa Chatam house , la Cop26 sarà il primo momento di revisione e l’occa- sione per assumersi nuovi e più ambiziosi impegni @ . L’UNIONE EUROPEA E HORIZON 2020 Si conclude con quest’anno an- che il programma Horizon 2020 , il più ampio programma mai lan- ciato dall’Unione europea nel settore della ricerca e dell’inno- vazione. Realizzato negli anni dal 2014 al 2020, ha messo a di- sposizione circa 80 miliardi di euro «con lo scopo di assicurare che l’Europa produca scienza di livello mondiale, rimuova le bar- riere all’innovazione e renda più facile la collaborazione fra set- tore pubblico e privato nel fare innovazione». Horizon 2020 ha avuto anche una componente legata alla cooperazione internazionale che si è rivolta a paesi in via di svi- luppo. Ad esempio, l’Ue ha fi- nanziato partner appartenenti al- l’Unione africana con quasi 124 milioni di euro (meno dello 0,02% del totale) e i paesi più at- tivi sono stati Sudafrica, Kenya, Marocco, Tunisia ed Egitto. Un esempio concreto delle ini- ziative finanziate è its4land @ , un programma che cerca di utiliz- zare la più recente tecnologia - cooperando © AFMC / monocultura in Kenya © AFMC / scuola in attesa di costruzione nel Nord Kenya

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