Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2020
Cari Missionari ECCO LA NUOVA FARAJA Si arriva attraverso una strada di circa 600 metri difficile da per- correre soprattutto durante le piogge e ancora da completare. Il complesso della nuova Faraja è recintato con muretto in pietra e cemento, una rete metallica zin- cata e l’ingresso è costituito da un portone in ferro battuto. Il tutto è costituito da sei case indipendenti, anche dal punto di vista energetico. Ogni casa dispo- ne di un impianto fotovoltaico per le illuminazioni e di due pannelli solari per il riscaldamento dell’ac- qua. Tutti i pavimenti sono in ce- ramica per una migliore gestione dell’igiene. In ogni casa ci sono camere a 6 letti, 4 bagni e 4 docce, una la- vanderia, una camera con bagno e piccolo studio per l’assistente e una sala studio per i ragazzi. La casa di quelli più grandi ha anche una sala studio e computer per 70 ragazzi, sala che può essere u- sata per incontri vari e anche per cerebrale la messa nei giorni fe- riali. In questa casa vi è anche u- na cappellina per la cele- la trivellazione e la sistemazione con una pompa solare e serbatoi adeguati. È poi necessario rifare la strada di accesso. Per assicurare l’autosufficienza alimentare dei ragazzi è utile am- pliare la stalla per mucche, maiali e pecore e acquistare mucche da latte di razza. A completare il tutto c’è bisogno di un buon congela- tore a pannelli solari. Ci sono le spese ordinarie di manutenzione e mantenimento (vitto, vestiti, divise e medicine…), nonché i salari degli operatori, le rette dei 21 ragazzi che frequen- tano la scuola secondaria e l’iscri- zione di chi frequenta l’università. Un saluto dalla Faraja. Padre Franco Sordella Faraja House Mgongo, Iringa, Tanzania Chiediamo scusa a padre Fran- co se, per ragioni di spazio, ab- biamo tagliato e ridotto all’osso la sua lettera. La notizia che Fa- raja è viva e funzionante dopo il terribile incendio, ci rallegra mol- to. Chi volesse aiutare può farlo attraverso Missioni Consolata Onlus. I bisogni sono tanti, e, co- me al solito, tante gocce messe insieme fanno un fiume, un fiume d’affetto che rende vivo il nuovo pozzo della casa della Consola- zione. brazione quotidiana della messa. Il refettorio con annessa la cuci- na può ospitare fino a 120 perso- ne. C’è anche una casa per ospiti e volontari. Da notare le pitture su ogni ca- sa (ancora da completare) opera di un ragazzo che ha vissuto in Faraja fino a rendersi indipenden- te con la sua attività di pittura. L’acqua viene prelevata da un vecchio pozzo distante 1.500 me- tri e pompata con un vecchio mo- tore diesel in funzione 2 ore al giorno in un serbatoio da 2mila li- tri. Il sistema non è ecologico e il pozzo è in via di esaurimento. PROGETTI FUTURI Per il futuro immediato sono previste altre migliorie necessa- rie, per le quali contiamo sull’aiu- to di amici e benefattori. Ecco un breve elenco. Un nuovo pozzo (fortunata- mente si è scoperto che a poche decine di metri dalla recinzione si può trovare acqua a una profon- dità di 90-100 m). Presto inizierà 6 MC Qui, da sinistra: la casa per i bambini piccoli e la casa per le ragazze. Sotto: la casa per i ragazzi grandi. *
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