Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2020
Tra martiri e profeti Padre Oscar Beozzo ha ricordato la storia del Patto del 1965, sottolineando che allora le guide del gruppo erano l’arcivescovo Helder Camara, l’arcivescovo Leonidas Proaño, vescovo degli in- digeni in Ecuador, e l’arcivescovo Enrique Ange- lelli, che in seguito sarà assassinato dalla dittatura militare argentina. L’eucaristia è stata presieduta dal cardinale Clau- dio Hummes, presidente della Rete ecclesiale pa- namazzonica (Repam), che era accompagnato dal cardinale Pedro Barreto, arcivescovo di Huan- cayo in Perù, vicepresidente della stessa organiz- zazione. Il ricordo del Patto del 1965 era rinnovato dalla stola di dom Helder usata a messa dal cardinale Hummes, che, emozionato, alla fine l’ha conse- gnata a dom Erwin, uno dei grandi profeti viventi dell’Amazzonia. Era presente anche una tunica di dom Helder, indossata da dom Adriano Ciocca, vescovo di São Felix do Araguaia, dove vive dom Pedro Casaldáliga, uno di coloro che hanno rea- lizzato il patto all’estremo. Il calice e la patena usati nella messa appartenevano a padre Eze- quiel Ramin, un missionario comboniano ita- liano, martirizzato nel 1985 a Cacoal, Rondônia, Brasile, per volere dei proprietari terrieri della re- gione. Nella casa comune tutto è connesso A differenza del primo, questo Patto per la casa comune è stata firmato da tutti i presenti (oltre 200 persone, tra cui 80 padri sinodali e due membri di altre chiese delegate fraterne nel Si- nodo) con rilievo per la partecipazione degli indi- geni e delle donne. Si tratta di un documento aperto che può ancora essere firmato in occa- sione di riunioni o attività in difesa della casa co- mune in tutto il mondo. Chi firma i suoi 15 impegni rinnova l’opzione pre- ferenziale per i poveri e si prende cura della casa 49 gennaio ~ febbraio 2020 Amazzonie MC comune con un’ecologia integrale in cui tutto è interconnesso (la sostenibilità della foresta, dei fiumi e del bioma amazzonico); valorizza e difende la diversità culturale, le tradizioni spirituali e lo stile di vita dei popoli amazzonici; desidera camminare ecumenica- mente con altre comunità cristiane e religioni; valorizza le comunità e riconosce i ministeri; segue uno stile di vita sobrio, semplice e solidale; vuole ridurre la produzione di rifiuti e l’uso di materie plastiche, e favorire la produzione e la commercializzazione di prodotti agroecologici; difende i perseguitati e la vita dove essa è minac- ciata. Saper ascoltare le voci scomode Di fronte alle sfide ecologiche, sociali ed eccle- siali, questo nuovo Patto è una risposta alle pre- occupazioni di papa Francesco che, anche alla messa di chiusura del Sinodo (il 27 ottobre), ha nuovamente ricordato: «Quante volte, anche nella Chiesa, le voci dei poveri non vengono ascoltate e talvolta sono derise o messe a tacere perché scomode. Chiediamo la grazia di saper ascoltare il grido dei poveri: è il grido di speranza della Chiesa». E come afferma il Patto: «Con loro abbiamo sperimentato il potere del Vangelo che opera nei piccoli». Jaime C. Patias Hanno firmato questo dossier: GAETANO MAZZOLENI Missionario della Consolata, dopo gli studi di teologia, si è specializzato in antropologia culturale presso la Catholic University of America di Washington. Ha vissuto in Colombia dal 1965 al 2010 con un intervallo di un anno in Venezuela. Durante la sua lunga esperienza si è sempre occupato di popoli indigeni, prima come missionario, poi come missionario e antropologo. JAIME C. PATIAS Missionario della Consolata, giornalista, attualmente è membro della Direzione generale dell’Istituto Missioni Consolata con responsabilità sulla regione americana. A CURA DI PAOLO MOIOLA giornalista redazione MC. FOTO DELLE COPERTINE: indigeni al Sinodo per l’Amazzonia (foto di Paolo Moiola). © Julio Caldeira- MC per Repam Scarica qui il testo del nuovo Patto delle Catacombe Per conoscere qualcosa del primo Patto delle Catacombe al Concilio Vaticano II,scarica le memorie di mons Angelo Cuniberti, imc
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