Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2020

neta. In questo senso, la definizione di «peccato ecologico come azione o omissione contro Dio, contro il prossimo, la comunità e l’ambiente» (Doc. finale 82) rappresenta un aggiornamento importante dell’insegnamento della Chiesa per la pratica della fede cristiana. 47 gennaio ~ febbraio 2020 Lo sfruttamento illimitato della «casa comune e dei suoi abitanti» deve essere fermato. “ Amazzonie MC © Paolo Moiola © Paolo Moiola Decolonizzare la missione Il sinodo per l’Amazzonia segue la linea della Conferenza di Medellin che, nel 1968, ha dato una contestualizzazione al Concilio Vaticano II in America Latina. Esso ha avuto anche il contributo di altri continenti. Questo cambio di prospettiva è importante per la «decolonizzazione» della missione e l’allontanamento dal pensiero euro- centrico. È bene ricordare che papa Francesco è un figlio del Concilio e del Sud, un fattore rile- vante per «decolonizzare» la missione. L’Amaz- zonia ci sfida a passare dalla visione della missione come «espansione» alla missione come «incontro» senza proselitismo. «Siamo tutti invitati ad avvicinarci alle popolazioni amaz- zoniche su una base di uguaglianza, rispettando la loro storia, le loro culture, il loro stile del ben vivere. [...] Rifiutiamo un’evangelizzazione in stile coloniale. Proclamare la buona novella di Gesù implica riconoscere i semi della Parola già pre- senti nelle culture» (Doc. finale 55). Nonostante resistenze e incomprensioni, questo sinodo è un kairos , un momento tempestivo di grazia e speranza. Molto al di là del ricco docu- mento prodotto, stiamo affrontando un processo che dovrebbe condurre a nuovi percorsi per una Chiesa divenuta molto più consapevole che, senza una conversione integrale e sinodale, non ci saranno cambiamenti reali nel suo modo di essere e di vivere la missione. Jaime C. Patias

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