Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2020
«cuore biologico» del mondo, un cuore esteso su 9 paesi e abitato da oltre 33 milioni di persone, di cui circa 2,5 milioni di indigeni. Questa regione, seconda area più vulnerabile al mondo (dopo l’Artico) a causa dell’uomo, si trova «in una corsa sfrenata verso la morte» e ciò esige urgente- mente una nuova direzione che consenta di sal- varla, pena un impatto catastrofico su tutto il pianeta. Amazzonia, «locus theologicus» Questo, per sommi capi, il contenuto del docu- mento finale di un sinodo benedetto, anche se arrivato molto tardi. Penso di poterlo affermare sulla base dei miei 45 anni trascorsi nella regione amazzonica. Una re- gione dove, durante la stagione delle piogge ( in- vierno ), i fiumi si gonfiano, straripano e mandano a farsi benedire tutti i confini stabiliti «politicamente». Durante questa stagione i con- fini cambiano. È la legge della Panamazzonia, di- versa dalla legge degli stati. Come è diversa quella che dice: «I fiumi uni- scono, non dividono». Diretta conseguenza di un altro principio: «Chi proibisce agli uccelli dell’al- tra sponda di venire a questa e viceversa? O chi impedisce ai pesci di questo lato del fiume di passare liberamente e tranquillamente all’al- tro?». Questa è saggezza e filosofia panamazzo- nica o, se si preferisce, «pensiero mistico religioso» di quell’area. Qualcuno si è scandalizzato per espressioni come «buon vivere» o, ancora di più, «Pacha Mama» (madre terra). Eppure, un noto salmo bi- blico recita: «Venite ammirate le opere del Si- gnore: ha fatto cose stupende sulla terra» (come, per esempio, il bacino e la selva amazzonica). In effetti, ci vuole così poco per riconoscere la fore- sta panamazzonica come un «locus theologi- cus»: basta viverci dentro. Gaetano Mazzoleni 85) indicano che lo sfruttamento illimitato della «casa comune e dei suoi abitanti» deve essere fermato. Un’ecologia integrale non è un cam- mino tra i tanti che la Chiesa può scegliere per il suo futuro e quello di questo territorio, ma è l’unica via possibile e urgente; non esiste altro percorso praticabile per salvare la regione e i po- poli indigeni. I cambiamenti nel sistema econo- mico mondiale e la solidarietà globale sono urgenti e necessari. Anche se la Chiesa non ha il potere di cambiare immediatamente e ovunque i modelli di sviluppo distruttivi e predatori, essa segnala e mostra da che lato sta. Il fondamento è la dottrina sociale della Chiesa, che implica espressamente l’ecolo- gia. Deve impegnarsi per uno sviluppo equo, so- lidale e sostenibile con una denuncia coraggiosa dello scempio prodotto dall’estrattivismo. L’introduzione del «peccato ecologico» Nel porre in rilievo nuovi cammini di sviluppo «amichevoli» verso la casa comune, la Chiesa fa un’opzione chiara per la difesa della vita, della terra (territorio) e delle culture originarie amaz- zoniche (78). In tale luce si comprende il «peccato ecologico» (82): ogni azione o omissione contro Dio, il pros- simo, la comunità e l’ambiente. Tra le proposte concrete, spicca quella di un fondo mondiale per coprire parte dei bilanci delle comunità amazzo- niche e la creazione di un osservatorio socio- ambientale pastorale che lavori in alleanza con i vari attori ecclesiali nel Continente - a partire dal Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) - e con i rappresentanti delle etnie native. Nell’orizzonte di comunione e partecipazione si devono cercare nuovi cammini ecclesiali, soprat- tutto, nella ministerialità e nella sacramentalità della Chiesa con volto amazzonico (86-119). La Chiesa ha bisogno di nuove esperienze sinodali, di un nuovo cammino fatto insieme, di una cul- tura del dialogo e dell’ascolto per rispondere alle sfide pastorali. In particolare, nel documento si sottolinea a questo riguardo la corresponsabilità dei laici. Il volto femminile Un’intera sezione del Documento è poi dedicata alla «presenza e all’ora della donna», al volto femminile della Chiesa amazzonica. Il ruolo stra- ordinario dell’evangelizzazione al femminile viene riconosciuto con forza chiedendo la possi- bilità che anche le donne possano accedere ai ministeri di lettorato, accolitato e di dirigente di comunità. Il testo del Documento finale è il risultato dello «scambio aperto, libero e rispettoso» svoltosi nelle tre settimane di lavori del Sinodo, per rac- contare le sfide e le potenzialità dell’Amazzonia, ssier © Paolo Moiola 38
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