Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2020
alla ricerca di una fede inafferra- bile per capire le ragioni di una condizione umana e sociale così diversa, lontana e incom- prensibile ai miei occhi. Interro- gativi sul valore dell’essere umano e della sua condizione di vita mi hanno accompagnato e tormentato durante tutta la mia permanenza in città. Non è il mio primo viaggio foto- grafico in India. Ho trascorso molto tempo in questa terra dai mille volti. Avevo sempre rin- viato il mio confronto con Vara- nasi fino a quando, al rientro dal Ladakh all’estremo Nord del paese, lo scorso ottobre, ho de- ciso finalmente di affrontarla. circonda, ha come unico scopo quello di tuffarsi in quell’acqua torbida e dalla forte corrente. PIÙ VECCHIA DELLA STORIA Dopo aver camminato per al- cuni giorni lungo le stradine di Varanasi, aver trascorso molte ore seduto sui gradini dei ghat del sacro Gange e aver assistito alle cremazioni al ghat Manikar- nika, ho compreso perché Mark Twain, sconcertato visitatore oc- cidentale nei primi del Nove- cento, abbia scritto: «Banares è più vecchia della storia». Varanasi è una città dalle mille contraddizioni. Dall’Assi al Pan- chganga ghat , ho camminato Visitare questa città è un sogno per i fotografi. Ha un’attrattiva molto particolare. C’è di più dei ghat , dei templi e del caos citta- dino. Gli stretti vicoli sono colorati e impregnati di un fascino unico; i ghat portano mille aromi di in- censo ed emanano odori che anche gli olfatti più abituati sten- tano a sopportare. C’è qualcosa di diverso da scoprire dietro ogni angolo. LA CITTÀ E IL FIUME Varanasi è conosciuta come la capitale religiosa dell’induismo. Sia gli indù che i non indù di tutto il mondo la visitano per Gange | Benares | Induismo | Religione | Turismo MC R 29 gennaio ~ febbraio 2020 MC
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