Missioni Consolata - Dicembre 2019

40 MC DICEMBRE2019 D A guardarla da fuori è un’anonima palaz- zina di tre piani come se ne vedono in qualsiasi città: uno scatolone intonacato di bianco con balconi e finestre disposti simmetricamente a sinistra e a destra della scala. Dentro, però, l’anonimato non ha spazio, perché le persone che la abitano, tutte in modo temporaneo, vivono un’interessante esperienza di fraternità, ac- coglienza e solidarietà, sempre con le porte aperte. Siamo ad Alba, seconda città della provincia di Cuneo per popolazione dopo il capoluogo. La palazzina, chiamata casa Santa Barbara perché sorge nell’omonima via di un quartiere centrale piuttosto benestante della città, è una struttura di proprietà della parrocchia Cristo Re destinata al- l’accoglienza di donne sole in condizione di disagio. Attualmente è abitata da tre donne africane con i loro figli che risiedono in tre alloggi distinti, da due giovani volontari, Paolo in un appartamento e Giu- lia in un altro (in attesa dell’arrivo anche di Mi- riam, altra giovane), e dalla famiglia Costa, di quattro persone, cui fa capo l’associazione «Il Campo» che gestisce l’accoglienza. Un’umanità va- riegata che, nella semplicità della vita quotidiana, fatta anche di documenti da tradurre, telefonate CASA SANTA BARBARA, UN CONDOMINIO SPECIALE AD ALBA Il bene comune si fa insieme Siamo andati a conoscere dal vivo l’esperienza di Emanuela e Nicola Costa: una «Famiglia missionaria a km0» che vive la fraternità e l’accoglienza in uno spazio parrocchiale assieme a due giovani volontari e a tre donne africane in difficoltà. dei servizi sociali, tapparelle da aggiustare, nutre le relazioni con occasioni di gioco per i bambini, momenti condivisi di manutenzione, feste, pasti, preghiere, compiti di scuola fatti assieme. Una parrocchia accogliente Alla stazione di Alba viene ad accoglierci Ema- nuela Iacono: jeans blu, maglietta rossa, foulard variopinto di farfalle, occhiali viola e una parlan- tina invidiabile. Lei e il marito Nicola Costa, en- trambi quarantenni, con i due figli Edoardo di undici anni e Giacomo di sette, sono arrivati ad Alba da Milano cinque anni fa per lavoro. Nicola è un esperto di sicurezza alimentare, Emanuela si occupa di comunicazione per il terzo settore. Emanuela cammina spedita facendoci strada. Oggi è lunedì, giorno di lavoro, e avremo a disposizione poco più del tempo della pausa pranzo. Nonostante questo, prima di andare in via Santa Barbara, ab- biamo in programma di conoscere don Claudio Ca- rena, parroco di Cristo Re e vicario generale della diocesi di Alba, responsabile ultimo della casa. Arriviamo in cinque minuti, e troviamo ad acco- glierci nel suo ufficio don Claudio, 53 anni, affabile e sorridente. Nella sua parrocchia l’esperienza © Luca Lorusso © Luca Lorusso Qui : Emanuela e Nicola Costa as- sieme a Paolo nel monolocale a uso comune al piano terra della casa Santa Barbara. | Qui sotto : don Clau- dio Carena, parroco di Cristo Re e vi- cario generale della diocesi di Alba. | Sopra : la palazzina di via Santa Bar- bara ad Alba. D

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