Missioni Consolata - Dicembre 2019
DICEMBRE2019 MC 33 giunto la capacità di deporre un lander e un rover sulla superficie lunare, destò più preoccupazione che ammirazione. Nonostante Washington e Mosca avessero da tempo pensato di trarre profitto dallo sfruttamento di oggetti celesti, la presenza di un terzo incomodo come la Cina av- viò una serie di speculazioni sulla colonizzazione dello spazio e dell’Universo più in generale che attecchirono profondamente svi- luppando una serie di dibattiti. Corsa alla colonizzazione Esistono diversi trattati internazio- nali, stipulati tra il 1967 e il 2000, che regolano lo sfruttamento delle risorse naturali situate nello spa- zio. In questi si vieta ai singoli stati o enti privati di prendere possesso di qualsiasi corpo celeste, di instal- lare impianti nucleari o di distru- zione di massa. Con l’intensificarsi delle esplorazioni spaziali e l’au- mento delle agenzie private inse- rite nel contesto (noi conosciamo principalmente la SpaceX di Elon Musk, ma ve ne sono circa altre trecento che operano nello stesso campo), in un prossimo futuro si renderà necessario approntare una legislazione più stringente. La geopolitica e le relazioni interna- zionali avranno sempre più a che fare con materie spaziali. Ecco quindi che, mentre enti go- vernativi come la Nasa e le altre undici agenzie spaziali statunitensi sono incoraggiate a sviluppare tec- nologie che permettano loro di di- vincolarsi dai sovvenzionamenti pubblici, la spesa della ricerca spa- ziale nei paesi in via di sviluppo è più che raddoppiata tra il 2000 e il 2012, passando da 35 a 73 miliardi di dollari. La corsa allo sfruttamento dello spazio è iniziata e promette di es- sere feroce quanto lo è stata quella dell’accaparramento delle risorse sulla Terra. La Nasa stima che solo i 9mila asteroidi che orbi- tano attorno alla Terra, potreb- bero fruttare ciascuno tra uno e era stata la prima nazione dopo Usa e Russia a inviare un manu- fatto sulla luna facendolo intenzio- nalmente impattare al suolo con- fermando la presenza di acqua ri- velata nel 1976 dai sovietici). In altri contesti l’avvenimento ci- nese avrebbe avuto ben altra riso- nanza, ma il fatto che una potenza emergente considerata - a torto o a ragione - fautrice di un’econo- mia anarchica, aggressiva e sprez- zante di ogni regola che tuteli i di- ritti dei lavoratori, avesse rag- A sinistra : una vista notturna dell’Italia in un’immagine scattata nel 2016 dalla Stazione spaziale internazionale (Iss). | Qui sopra, in senso orario : il maggiore russo Jurij Gagarin, primo uomo a viaggiare nello spazio (12 aprile 1961); una riproduzione del satellite sovietico Sputnik 1, il primo a essere lanciato nello spazio (4 ottobre 1957); l’Apollo 11 in mare al termine della sua missione sulla Luna (24 luglio 1969). MC A # •Corsa allo spazio | Luna | Pianeti | Stazione spaziale internazionale • © NASA
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