Missioni Consolata - Dicembre 2019
18 MC DICEMBRE2019 davanti a Lui la realtà e la vita della gente e del mondo. Per questo la sua è una preghiera ora di ringraziamento e di lode, ora di supplica e d’intercessione, ora di lamento e di offerta, di consegna di sé perché la vita rag- giunga la sua pienezza. La missione allarga il cuore e gli orizzonti di chi la abbraccia come suo ritmo di danza quotidiana; fluisce nel suo spirito come re- spiro vitale e determina ogni scelta del suo cuore. La missione implica la contemplazione. Il nostro fondatore, Giuseppe Al- lamano, diceva ai suoi figli e figlie che era indispensabile per il servi- zio della missione che si formas- sero uomini e donne contempla- tivi, uomini e donne di una in- tensa preghiera. «Il nostro primo dovere - ricordatelo sempre! - non è lo sbracciarsi, ma il pre- gare» ( Così vi voglio p. 234). Su questo punto l’Allamano era molto fermo. Alcuni pilastri La mia esperienza di missione tanto in Mozambico come in Bra- sile percorre questo nuovo pro- cesso costruito su alcuni pilastri chiave. • L’inserimento nelle culture con grande rispetto, a «piedi nudi e mani vuote» per riconoscere e accogliere la presenza di Dio in esse e l’attenzione a una incultu- razione graduale del messaggio evangelico. • La formazione di una Chiesa mi- nisteriale, in un impegno non ne- goziabile di collaborazione e par- tecipazione dei laici nella diver- sità di pastorali che costituiscono la comunità-comunione dei disce- poli di Gesù. • Il dialogo ecumenico e interreli- gioso che unisce nella fede e nella carità, nel rispetto e nella tolle- ranza evangelica la diversità di re- ligioni e di chiese. • La promozione e formazione in- tegrale della persona, in partico- lare della donna, in modo che possa conoscere e assumere la sua dignità e vocazione nella Chiesa e nella società. • L’attenzione alla persona da evangelizzare e alla formazione di piccole comunità che crescono at- torno alla Parola, all’Eucaristia e al servizio della carità fraterna. Sem- bra di poter dire che l’annuncio del Vangelo tocca il cuore della persona e diventa efficace quando è direttamente fatto a piccoli gruppi e non alle moltitudini. Gratitudine e gioia A conclusione di questo discorso, frutto di esperienza e di rifles- sione sulla missione oggi nel mondo, voglio dire la mia gratitu- dine e la mia gioia, prima di tutto di essere membro di un istituto missionario, con un carisma spe- cifico di servizio alla missione ad gentes . Poi di essere in missione in Mozambico, specificamente, in Maúa nella provincia di Niassa. Sono qui in questa realtà missio- naria per la seconda volta. Dopo aver lasciato il Mozambico per una missione diversa in altri lidi, sono tornata tra il popolo Macua, una grande etnia nel Nord del paese. È qui, tra questo popolo, in questa porzione di Chiesa, che mi è offerta l’opportunità di vi- vere la missione nelle dimensioni che ho cercato di presentarvi e di percepire la bellezza e la gran- dezza di una vocazione che inve- ste tutto della persona. E di viverla in una comunità mis- sionaria internazionale, intercul- turale e intergenerazionale. Mi piace poter dire con chiarezza e convinzione: «Mai più la missione dei navigatori solitari, pur pieni di amore e di ardore per l’evangeliz- zazione». L’Allamano così ha pensato, so- gnato e voluto la sua famiglia missionaria della Consolata fin dalla sua origine: un gruppo di persone consacrate al Signore per la missione per tutta la vita, con lo spirito di famiglia, che si sti- mano reciprocamente, dove è ben accesa la fiamma di una ca- rità vera; dove si cammina e si guarda all’orizzonte del projetto missionario in unità d’intenti. Missionari con Maria Faccio mia la preghiera di papa Francesco: «Stella della nuova evangelizzazione, aiutaci a riful- gere con la testimonianza della comunione, del servizio, della fede ardente e generosa, della giustizia e dell’amore verso i po- veri, perché la gioia del Vangelo arrivi fino ai confini della terra e nessuna periferia rimanga privata della sua luce» (EG n. 288). Suor Anair Voltolini missionaria della Consolata in Mozambico Le foto di queste pagine sono state condivise da suor Anair da Maúa in Mozambico. #
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