Missioni Consolata - Dicembre 2019
DICEMBRE2019 MC 17 dire, si esprime soprattutto in tre dimensioni chiare, concrete e creative: NELLA TESTIMONIANZA di una vita profondamente evange- lica, NELLA PREGHIERA costante al Pa- dre con Cristo in favore dell’uma- nità e NELL ’ ANNUNCIO di Gesù Cri- sto, il figlio redentore, e del suo Vangelo di salvezza. Missione è gioia Vivere la missione richiede, a chi è chiamato e inviato, innanzi tutto una testimonianza gioiosa della sequela di Gesù come disce- pola missionaria del Vangelo. «Gesù vuole evangelizzatori che annunciano la buona Novella non soltanto con parole, ma soprat- tutto con una vita trasfigurata dalla presenza di Dio» (EG, n. 259). Papa Francesco nella Evangelii Gaudium , è chiaro e persistente nel presentare l’esigenza di una profonda esperienza di amore per Cristo e di sentirsi da lui inti- mamente amati, come fonda- mentale motivazione per una ef- fettiva evangelizzazione. Anche papa Paolo VI nella Evan- gelii Nuntiandi è stato molto effi- cace nell’affermare che l’uomo contemporaneo crede più ai te- stimoni che ai maestri e se crede in questi è perché sono testimoni (cf. EN n. 41). La missione vive di una grande passione per Cristo Gesù e allo stesso tempo di una vera pas- sione per le persone, per la gente. Non è il proselitismo tra- sforma il cuore della persona ma l’attrazione di una vera testimo- nianza di chi sa «dare ragione della propria fede e speranza» (cf. 1Ptr 3,15). Essere missionaria è esserci, essere presenza, essere con la gente. Un dono speciale: la consolazione Per noi missionarie e missionari della Consolata il carisma (dono di grazia specifico) che ci caratte- rizza è quello di evangelizzare nel segno della consolazione. Essere presenza di consolazione è prima di tutto essere segno della più grande consolazione che è Cristo Gesù. Il modo di essere tra la gente, la relazione di fraternità, la impresso nel cuore: la missione non consiste soltanto nell’annun- ciare la Parola di Dio, cioè parlare di Dio alla gente, ma è fondamen- tale per l’annunciatore parlare della gente con Dio. I missionari sanno che l’opera di conversione e di salvezza non è opera loro, ma viene dallo Spirito di Dio che si muove come, quando e dove vuole. La missione è di Dio L’evangelizzatore è mediatore, è ponte, è al servizio della missio Dei . La missione è di Dio. Il Salva- tore è Gesù. I missionari hanno un compito prezioso e fondamen- tale: presentare a Dio, portare prossimità rispettosa di ogni per- sona e della sua cultura, la vici- nanza all’altro in ogni situazione di gioia o di dolore, l’accoglienza della diversità come ricchezza, l’attenzione ai più poveri e margi- nalizzati, apre alle persone e ai popoli la strada che conduce al- l’incontro con il mistero del Re- gno di Dio. Preghiera, anima dell’evangelizzazione Una seconda dimensione missio- naria che illumina e facilita il pro- cesso di evangelizzazione è la vita di preghiera dell’inviato. Ricordo sempre un principio, che ho ben MC A • Missionarie della Consolata | Evangelizzazione | Vocazione | Missione •
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