Missioni Consolata - Novembre 2019
la vita» di alcuni villaggi tribali a- bitati dall’etnia Bhil, nello stato del Rajasthan. Le suore sono le missionarie serve dello Spirito Santo e appartengono alla diocesi di Udaipur. Nel 2011 hanno avviato il Child Focused Community Deve- lopment Project nella missione di Goeka Baria, per un totale di otto villaggi nel blocco di Sajjangarh, distretto di Banswara. Qui la po- polazione è composta per il 95% da indù e musulmani. In tutto, cir- ca 10mila tribali sono stati aiutati dalle religiose: esse hanno incen- tivato progetti idrici e di micro- credito; dato sostegno alla diver- sità biologica, insegnando come programmare il raccolto e intro- ducendo vegetali e nuove sementi; contrastato il fenomeno della mi- grazione, in particolare verso il Gujarat più industrializzato, e i «mali sociali» che tenevano sog- giogate le donne, come i matrimo- ni infantili. Alcuni leader locali hanno cercato di opporsi, dicendo che l’opera delle suore era solo u- na facciata per le conversioni reli- giose. Poi però, quando la gente ha iniziato a sperimentare i bene- fici del loro lavoro, hanno dovuto ricredersi. (AsiaNews) ITALIA PREMIO NANSEN È stato assegnato ai corridoi u- manitari promossi dalla Chiesa italiana che opera tramite Caritas italiana, dalla Federazione delle Chiese evangeliche e Tavola Valde- se, e dalla Comunità di Sant’Egi- dio, il prestigioso Premio Nansen per la sezione Europa conferito dall’Alto commissariato delle Na- zioni unite per i rifugiati. Lo chia- mano «il premio Nobel per chi aiu- ta i rifugiati», e viene conferito ogni anno a una persona o organizza- zione che si è distinta nell’assi- stenza alle persone costrette a fuggire dalle proprie case. La mo- tivazione del premio recita: «Per aver assicurato a migliaia di rifu- giati un canale sicuro per ricevere protezione e la possibilità di rico- struirsi un futuro migliore in Ita- lia». In 4 anni oltre 2mila persone vulnerabili bisognose di protezione sono arrivate in Italia. Le realtà promotrici assicurano a loro spese il trasferimento dei rifugiati in Ita- lia, l’accoglienza e l’assistenza ne- cessaria per riuscire ad avviare percorsi di integrazione. Istituito nel 1954, il Premio prende il nome da Fridtjof Nansen, esploratore norvegese che ha ricoperto per primo l’incarico di alto commissa- rio per i rifugiati per la Società del- le nazioni, dal 1920 al 1930. (Sir) INDIA SUORE RIVOLUZIONARIE U na nuova scuola, un dispensa- rio, 85 pozzi, tecnologie all’a- vanguardia per l’irrigazione dei campi, nozioni sulla rotazione del- le colture, gruppi di auto aiuto per le donne «che prima non conosce- vano nemmeno il volto delle altre signore», promozione dell’igiene personale, riduzione della morta- lità infantile: sono i frutti dell’ope- ra pastorale di un gruppo di suore indiane, che hanno «rivoluzionato I n occasione del Sinodo per l’Amazzonia e del Mese missionario straordinario, i missionari e le missionarie della Consolata hanno tenuto a Roma un convegno sulla missione vissuta con i popoli indigeni nell’Amazzonia e con alcuni popoli di Africa e Asia. L’iniziativa che si è svolta dal 14 al 18 ottobre, presso la casa generalizia Imc, è nata dal desi- derio di condividere i cammini, fare memoria della tradizione e trovare ispirazione per il futuro della missione. L’incon- tro aveva per motto «I volti dell’ ad gentes » e si richiamava al tema del Sinodo: «Amazzonia, nuovi cammini per la chiesa e per una ecologia integrale». Al convegno hanno partecipato rappresentanti dei missionari della Consolata che vivono la missione in 30 paesi di Africa, America, Asia e Europa. Il convegno ha visto momenti di dialogo, condivi- sione e riflessione sul cammino fatto, la metodologia utilizzata e i cam- biamenti nella visione di missione. I partecipanti hanno raccontato come è avvenuto l’incontro con i popoli originari e come lo stare con loro li rende più fedeli alla missione ad gentes . Com’è stata realizzata l’evangelizzazione e quali contributi questi popoli stanno dando alla cura del creato, all’inculturazione della Chiesa e all’approfondimento del nostro carisma. Oltre a questo, aiu- tato da antropologi e missionologi, il gruppo presente al conve- gno è stato invitato a «valutare come il tema del Sinodo per l’A- mazzonia e il lavoro con i popoli indigeni» possono aprire nuove riflessioni sul futuro della nostra missione. Imc Italia: in dialogo con i popoli dell’Amazzonia NOVEMBRE2019 MC 9 MC R Roma - il logo del convegno «I volti dell’ad gentes». #
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