Missioni Consolata - Novembre 2019
COMUNITÀ M arco Aime è uno degli antropologi più famosi in Italia, nonché uno dei più prolifici. Questo suo breve e agile saggio, pubblicato dalla casa editrice bolognese Il Mulino, esplora il concetto di comu- nità dal punto di vista sociologico, antropologico e sto- rico, spiegando come si sia passati dalle «antiche» comu- nità alle community online del nostro tempo. Se la caduta del muro di Berlino nel 1989, era forse stato l’emblema della dissoluzione dei confini, oggi, con l’av- vento dell’epoca dei Trump e dei Salvini con i loro «prima noi» (americani o italiani che siano), c’è stato un pericoloso ritorno alla paura del diverso, dell’altro, all’ansia gene- rata dall’apparente disgregazione di antiche comunità, spesso pura- mente immaginarie ( à la Benedict Anderson). Aime fa notare che il paradosso odierno risiede proprio nel rafforzamento di quell’idea di «comunità chiuse» nell’era della globalizzazione e della rete, dove i confini sono stati virtualmente cancellati. L’antropologo ne rin- traccia le cause nel passaggio dalla società contadina a quella industriale, con l’avvento del capitalismo che ha monetizzato e commodificato il tempo, fino all’arrivo delle società liquide della rete dove la tecnologia ha annullato questo concetto, rendendoci sempre reperibili e contatta- bili, nonché sempre più soli. Il problema fondamentale è che non esiste più il luogo «fisico» dell’incontro, anima dell’essere umano come animale sociale, ma spesso solo quello virtuale. Quanto ha influito questo sulle relazioni sociali? Molto, secondo l’antropologo. Il quale teorizza una fine alquanto funesta per le comunità di oggi, se non saranno in grado di rimettere al centro le relazioni umane, a par- tire dalle famiglie stesse. «Forse sarà proprio dal nostro spirito di sopravvivenza che nasce- ranno nuove forme di convivenza, capaci di abbattere e superare certi confini», chiosa l’autore. Non abbiamo quindi che da sperare. 50 MC NOVEMBRE2019 Librarsi Marco Aime, Comunità , Il Mulino, Bologna 2019, pp. 128, euro 12,00. # SMURARE LA LIBERTÀ W ole Soyinka è un intellettuale nigeriano, dram- maturgo, scrittore, poeta e saggista premio No- bel per la letteratura nel 1986. Il suo volume L’uomo è morto? Smurare la libertà , edito da Jaca Book, racco- glie tre dei suoi testi scritti in diversi momenti sul tema della libertà. I primi due sono il discorso dello scrittore al Nobel del 1986 e un saggio del 1988 sul teatro nelle cul- ture tradizionali africane. Entrambi già pubblicati negli anni ’80. Il terzo, invece, è un inedito intitolato Smurare la libertà , inizialmente scritto del 2004 e successivamente ri- maneggiato. Il filo rosso che lega le parti del libro è quello della li- bertà: la libertà dal razzismo e dall’apartheid nel discorso di Stoccolma, dedicato a Nel- son Mandela; la libertà di espressione artistica scevra da ogni «colo- nizzazione della mente» nel secondo testo sul teatro; la libertà contro il potere nel terzo testo che contiene una forte critica anche alle religioni cristiana e islamica. In Smurare la libertà , fulcro della riflessione di Soyinka è il rapporto tra Potere e Libertà (entrambi maiuscoli nel testo): «Il Potere ama i confini. Il Potere si manifesta all’interno di confini, viene esercitato nell’ambito di territori in qualche modo delimitati». Un potere che lotta per la conquista di tutti i territori, spirituali, fisici e corporei, secondo una logica di assoggettamento e as- servimento, in un chiaro richiamo all’epoca coloniale. Per il drammaturgo nigeriano ci sono state due cadute negli ultimi decenni che simboleggiano la lotta tra potere e libertà: quella del muro di Berlino nel 1989, che ha visto trionfare la libertà, e quella delle torri ge- melle nel 2001, che ha visto prevalere il potere facendo ripiombare il mondo nella paura, dividendolo tra «credenti infedeli» e tra «alleati o terroristi», tra i Bin Laden e i Bush dell’epoca. Come uscire dalla paura? Come liberarsi dal dominio del potere, esercitato con terrore e violenza? Soyinka non ha una risposta, se non quella di continuare a lot- tare contro il sistema che vuole «riabilitare questa men- talità fanatica […] dell’Altro violento, dell’Altro supre- matista, intollerante, fascista, apocalittico». Wole Soyinka, L’uomo è morto? Smurare la libertà , Jaca Book, Milano 2018, pp. 110, euro 15,00. #
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