Missioni Consolata - Novembre 2019

presenza viva 46 MC NOVEMBRE2019 L a presenza del fondatore, visibile già nel logo del corso, è stato come il filo conduttore che ha guidato e uni- ficato temi e contenuti che, essendo la nostra Famiglia missionaria ormai multiet- nica e internazionale, non potevano che essere variegati e molteplici. È stato padre Piero Trabucco, ex supe- riore generale ed esperto in spiritualità a presentare ai formatori la figura del beato Allamano come formatore. Da questa an- golatura, padre Piero, supportato da docu- menti storici, è riuscito a tratteggiare i le caratteristiche di uno stile fatto di atteg- giamenti e strumenti formativi, capaci di trasmettere ai missionari la sua vicinanza paterna e «il suo spirito» (come lui lo chia- mava). Tutta la sua persona è stata stru- mento per formare all’amor di Dio e alla passione per «le anime», per fare, cioè, in- namorare i missionari di Gesù e della gente: santi, per la missione. Gli spunti della ricca e corposa relazione di padre Piero sono diventati così il punto di partenza per riflettere su chi è il fonda- tore per i nostri formatori e come la sua fi- gura, il suo esempio, la sua presenza en- trano nei cammini formativi della varie co- munità dei giovani aspiranti alla vita mis- sionaria. Ecco alcuni… tweets : - L’Allamano è importante perché, se non ci fosse lui, non ci saremmo nemmeno noi; rimaniamo senza identità, perché è lui che ha ricevuto l’ispirazione di fondare l’Istituto; è quindi fonte della nostra spiri- tualità e del nostro carisma. - La sua umanità (paternità) si vedeva nei rapporti personali, nell’ascolto, nell’acco- glienza (aveva tempo per tutti e per cia- scuno); la sua pedagogia era fatta di bontà, vedeva sempre il positivo negli al- tri, anche se non taceva sugli aspetti nega- tivi e da correggere (senza troppi rimpro- veri). - Alcuni suoi aspetti ci colpiscono ancora: l’attenzione che aveva per le famiglie de- gli alunni; l’accogliere le sfide del suo tempo e con coraggio trovare la strada per andare avanti; il suo amore appassionato per l’eucarestia e la Consolata, l’impegno e la generosità nel «fare bene il bene»… - Lui entra concretamente nel nostro la- voro di formatori quando cerchiamo di vi- vere la sua spiritualità, trasmettiamo i suoi insegnamenti ai giovani, dedichiamo tempo per leggere di lui e conoscerlo sempre di più, conduciamo uno stile di missione, secondo i suoi insegnamenti… Si è svolto a Roma, dal 25 marzo al 7 aprile scorso, un corso per i nostri formatori Imc, orga- nizzato dalla Direzione Generale. Sono arrivati, quindi, 25 missionari (maestri di noviziato, diret- tori di seminari teologi, formatori dei Caf, testi- moni di situazioni missionarie particolari) prove- nienti da Brasile, Colombia, Venezuela, Argen- tina, Kenya, Tanzania, Angola, Portogallo, Italia, Corea. Le due settimane sono state un tempo prezioso di comunione, per conoscersi, condivi- dere le varie esperienze e sentirsi «famiglia della Consolata» nel non facile compito della formazione di coloro che, in un domani non lontano, saranno i futuri missio- nari della Consolata, figli di Giuseppe Allamano, che potrebbe essere definito, oggi, in un linguaggio comprensibile ai giovani: «Mission influencer». L’Allamano: «Mission influencer»

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