Missioni Consolata - Novembre 2019

D urante l’ultima malattia l’Allamano era assistito dalle suore missionarie infer- miere. Il suo più grande desiderio era di celebrare ogni giorno la santa messa. Un giorno, alla suora di turno disse con tono im- plorante: «Prega perché possa celebrare la santa messa fino all’ultimo». E al dott. Batti- stini che gli aveva proibito di alzarsi: «Profes- sore si ricordi che lei ha già sulla coscienza tre messe da me non celebrate». Ed alla suora che gli faceva notare che però aveva fatto la comunione: «Sì, è vero; ma tu non sai che cos’è celebrare una messa!». Sul fatto di non potere celebrare la messa ri- tornò più volte: «Sono sacrifici questi tanto grandi, che non ho mai compiuti in vita mia». «Se comprendeste che cosa significa una santa messa in più!». «Ah! La comunione è una gran cosa, ma quale sacrificio per me, non poter celebrare la messa!». LA VOLONTÀ DI DIO PRIMA DI TUTTO Un giorno la suora che lo assisteva si era as- sentata per il pranzo. Appena tornata ebbe l’impressione che l’Allamano si fosse aggra- AL TRAMONTO vato ed esclamò allarmata: «Padre, lei mi muore». Con tranquillità egli rispose: «E tu prega perché si compia la volontà di Dio». Negli ultimi tempi, avendogli il professore proibito il vino, intervenne tranquillamente con il dott. Battistini che cercava di rime- diare: «Lasciamo, signor dottore, che la scienza applichi i suoi ritrovati; io avrò occa- sione di fare una piccola mortificazione, ap- plicandoci alla sorella acqua, come la chia- mava San Francesco d’Assisi, e a un poco di latte annacquato, e così ne sarà glorificato il Signore che ce ne ripagherà largamente nell’ultima cena». Pochi giorni prima di morire, fece notare ai sacerdoti della Consolata: «Nell’altra malattia [quella del 1900] vi siete preoccupati di farmi ricevere i santi sacramenti, mentre io mi sen- tivo perfettamente tranquillo; in questa in- vece, sono io che mi preoccupo di ricevere i conforti religiosi, perché mi sento che mi av- vio al termine». Fu subito accontentato con una solenne celebrazione. L’Allamano fu ardente apostolo fino alla fine. Poche ore prima di entrare in agonia, a suor Paola Rossi che lo assisteva negli ultimi giorni e che era stata da lui incaricata a pre- parare al battesimo una giovane di 18 anni, con un fil di voce disse: «Mi raccomando quella ragazza!». DIARIO DEGLI ULTIMI GIORNI Questa suora infermiera ebbe un'idea intelli- gente e molto utile: redasse un diario essen- ziale, datato 20 febbraio 1926, che inizia il 31 gennaio e termina il 16 febbraio. In que- sto diario descrisse in breve lo stato di salute dell'Allamano: i miglioramenti, i peggiora- menti, le visite dei dottori e di tante altre per- sone. Riferì anche alcune parole che l'Alla- cammino di santità 44 MC NOVEMBRE2019 # Giuseppe Allamano, anziano, si riposa nella villetta di Rivoli (To).

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