Missioni Consolata - Novembre 2019
NOVEMBRE2019 MC 43 È stata una fortuna (oltre che una grande gioia) per i missionari e missionarie di fonda- zione italiana, poter iniziare il mese di ottobre incoraggiati da papa Francesco che ha voluto incontrarli e parlare loro a cuore aperto, alla vigilia del «mese missionario straordinario». Con la schiettezza e la sobrietà di stile che lo caratterizzano, ha lasciato loro alcune «perle» che vogliamo condividere con chi ha in cuore passione e «fuoco» missiona- rio (come diceva l’Allamano). Ci ha colpito non poco la sua descrizione del missionario come di uno che «vive il coraggio del Vangelo senza troppi calcoli, andando anche oltre il buon senso comune, perché spinto dalla fiducia riposta esclusivamente in Gesù». Ma anche il papa è stato colpito nel sentire i missionari, nel loro saluto, ribadire senza tentennamenti: «Siamo missionari ad gentes… ad extra… ad vitam!». « Questo - ha commentato il pontefice - non lo dite come uno slogan, [...] ma nella consapevolezza della crisi attuale, accolta come opportunità di di- scernimento, di conversione, di rinnovamento». «La gioia del Vangelo» è una delle espressioni più care al papa, che è riuscito a infilarla in una sua «pillola» di metodologia missionaria: «Con la vostra partenza, voi continuate a dire: con Cristo non esistono noia, stanchezza e tristezza, perché Lui è la novità continua del nostro vivere. Al missionario serve la gioia del Vangelo: senza questa non si fa missione, si annuncia un vangelo che non attrae… Anche la Chiesa italiana ha bisogno di voi, della vo- stra testimonianza, del vostro entusiasmo e del vostro coraggio nel percorrere strade nuove per annunciare il Vangelo - ci sentiamo un po’ imbarazzati nel riportare queste pa- role, ma… le ha dette proprio il papa - perché la Chiesa esiste in cammino; sul divano non c’è, la Chiesa». Last, but not least , nel suo discorso, papa Francesco ha dato spazio anche alla gratitudine verso chi ha dato vita agli istituti missionari italiani: «Prima di tutto sento il bisogno di espri- mere riconoscenza ai vostri fondatori. In un’epoca storica travagliata, la fondazione delle vostre famiglie religiose, con la loro generosa apertura al mondo, è stata un segno di corag- gio e di fiducia nel Signore. Quando tutto sembrava portare a conservare l’esistente, i vo- stri fondatori, al contrario, sono stati protagonisti di un nuovo slancio verso l’altro e il lon- tano; dalla conservazione, allo slancio». E mentre queste parole risuonavano nella splendida sala Clementina, in Vaticano, beh, un fremito di commozione ha attraversato il cuore dei missionari e missionarie della Conso- lata presenti, facendo affiorare sulle loro labbra il nome del loro beato padre fondatore… P. Giacomo Mazzotti A cura di Sergio Frassetto LA CHIESA SUL DIVANO “La vocazione missionaria è sublime” Giuseppe Allamano
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