Missioni Consolata - Novembre 2019
MC A Trump e i migranti Meno ingressi per tutti Sull’immigrazione illegale il presidente vuole «tolleranza zero». E vorrebbe cancellare anche il «birthright citizenship», quello che in Italia si chiama «ius soli». S in dalla campagna elettorale, Donald Trump ha messo la questione migratoria tra i punti più sa- lienti della sua politica. E, pur tra mille difficoltà, sta mantenendo la parola data. Purtroppo, verrebbe da dire. A sua discolpa l’attuale presidente Usa ha più volte ribadito di aver ereditato una situazione già av- viata dalle precedenti amministrazioni, e in parte è vero. La barriera che divide Messico e Usa è stata de- cisa, iniziata e ampliata da Bush, padre e figlio, Clinton e Obama, ancora prima che Trump decidesse di scen- dere in politica, e anche i centri di detenzione per immi- grati illegali, compresi quelli destinati esclusivamente a bambini, sono eredità delle passate amministrazioni. A differenza dei precedenti inquilini della Casa Bianca però Trump ha eliminato la discrezionalità che l’ammi- nistrazione Obama aveva concesso al Dipartimento di giustizia nel trattamento degli immigrati entrati illegal- mente nel paese. Questo, e non la detenzione dei mi- nori, è il punto di maggiore diversità specialmente con l’amministrazione Obama. La tolleranza zero più volte invocata da Trump e dal suo consigliere sull’immigra- zione, Stephen Miller, ha portato a una situazione al li- mite del rispetto dei diritti umani, come più volte hanno giustamente fatto presente numerose organizzazioni che operano sul campo: chi viene catturato mentre at- traversa illegalmente il confine è spedito immediata- mente in prigione mentre i minori che lo accompa- gnano sono inviati nei centri di detenzione. Oggi sono 1.700 i minori separati dalle loro famiglie che vivono nei centri appositi, mentre durante la passata amministrazione Obama le separazioni erano occasio- nali e limitate a un periodo di soli 20 giorni. Le condizioni all’interno dei campi sono spesso disa- strose: secondo il direttore dell’ufficio per l’applica- zione delle leggi sulle dogane e immigrazione, Mark Morgan, i centri di detenzione per minori sono «asso- lutamente inadeguati» e sono in molti a paragonarli ai campi di concentramento per giapponesi durante la Seconda guerra mondiale. In aggiunta alla politica della tolleranza zero, Trump (sempre imbeccato da Miller) ha chiesto la revisione del Quattordicesimo emendamento della Costituzione, che dal 1868 garantisce la cittadinanza statunitense a chiunque nasca sul territorio. Negli Usa si chiama «birthright citizenship», in Italia è noto come «ius soli». Trump ha chiesto la revoca del Quattordicesimo emendamento per i nati da immigrati illegali. Dato che il cambiamento di un articolo della Costituzione americana richiede il consenso dei due terzi del Con- gresso, Trump avrebbe insinuato l’ipotesi di emanare un «ordine esecutivo presidenziale» che avrebbe va- lore di legge. Non sarebbe la prima volta che un presi- dente Usa si avvarrebbe di questo potere: tutti i presi- denti americani se ne sono valsi centinaia di volte du- rante i loro mandati (ad esempio, la famosa emancipa- zione degli schiavi voluta nel 1863 Abraham Lincoln fu proclamata con un ordine esecutivo, così come la partecipazione Usa nella guerra del Kosovo voluta da Bill Clinton nel 1999). P.P. © Mackenzie Harris / FAN
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