Missioni Consolata - Novembre 2019

NOVEMBRE2019 MC 19 MC A Sopra : sacerdote gesuita celebra in una casa nel Kirghizistan. | Qui a destra : Natale nella piccola comunità di Hos in Kirghizistan. | A sinistra : suor Cecilia Pedroza e suor Lucia Bortolomasi in visita ai missionari gesuiti presenti in Kirzighistan. # L INGUE UFFICIALI Kazako, Russo (entrambe ufficiali) C APITALE Nur-Sultan (già Astana - 1 milione di ab.) F ORMA DI GOVERNO Repubblica semipresidenziale I NDIPENDENZA DA U RRS 21 dicembre 1991 S UPERFICIE 2.724.900 km² (9 volte l’Italia) P OPOLAZIONE 17.572.000 ab. (stime 2019) N OME ABITANTI Kazaki R ELIGIONE Musulmani 70% Cristiani ortodossi 26% Cattolici 1,14%, altre religioni o senza 3% C ONFINI Cina, Russia, Kirghizistan, Uzbekistan, Turkmenistan V ALUTA Tenge kazako I l Kazakistan si trova nell’Asia centrale. Per estensione è il 9° paese del mondo. Gran parte del suo territorio è pianeggiante e collinare deser- tico o semidesertico. Una vasta area attorno al Mar Caspio è sotto il livello del mare (-132 m). Ai confini con Kirghizistan e Cina, nel punto di incontro delle tre nazioni si innalza la maggior vetta kazaka, il Khan Ten- gri (6.995 m) nella catena del Tian Shan che significa Montagne Celesti. Popolazione Prima dell’indipendenza, nel periodo dell’Unione sovietica, la compo- nente di popolazione kazaka era inferiore al 50% per l’entrata nel paese di molti russi, ucraini, polacchi e di altre nazionalità. In seguito al ri- torno ai paesi di origine degli immigrati, la situazione è decisamente cambiata con i Kazaki che costituiscono ora il 63% della popolazione. La città più popolosa è Almaty, con 1.801.713 abitanti, capitale dello stato fino al 1997. Tradizioni La cultura affonda le sue radici nella natura nomade della gente e nel- l’Islam, che è la religione maggioritaria. Le steppe semiaride e gelide d’inverno, in primavera si trasformano in prati sconfinati ideali per la pastorizia, risorsa essenziale per il popolo kazako che ha sviluppato un’antichissima tradizione di tolleranza e di accoglienza. La vita nomade del popolo ha sempre avuto come alleati e simbolo i ca- valli, attorno ai quali si sono sviluppati usi e costumi, compresa l’abilità a cavalcare. Si dice che i kazaki siano stati gli inventori delle staffe. Sono abilissimi a scagliare le frecce mentre il cavallo galoppa. Famose le esibizioni di tali abilità nelle feste e manifestazioni anche oggi. Chiesa cattolica La Chiesa cattolica in Kazakistan, si è formata a partire dagli anni ‘30 del secolo scorso ad opera di alcuni sacerdoti deportati dal regime so- vietico che si rivolgevano soprattutto ai non kazaki. Per decenni visse nella clandestinità affidata alla trasmissione della fede a livello fami- liare, specialmente da nonni ai nipoti. Nel settembre del 2001, papa Giovanni Paolo II visitò la piccola comunità cattolica che con l’indipen- denza aveva acquisito nuovo vigore. L’attuale organizzazione territo- riale comprende tre diocesi, e una amministrazione apostolica: arcidio- cesi di Astana, diocesi di Almaty e di Karaganda, amministrazione apostolica di Atyau. A queste si ag- giunge l’ammnistrazione apostolica per i fedeli cattolici di rito bizantino in Kazakistan e nell’Asia centrale. Grazie alla presenza missionaria nel paese, vi è una crescita di kazaki che si convertono al cattolicesimo, so- prattutto nella capitale Nur-Sultan (che fino a marzo 2019 si chiamava Astana). Da.Co. Repubblica del Kazakistan

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