Missioni Consolata - Novembre 2019

16 MC NOVEMBRE2019 KazaKistan e Kirghizistan di DaLMazia CoLoMbo - foto MDC MC A IN ASIA CON LE MISSIONARIE DELLA CONSOLATA Una Chiesa «in germoglio» Il 2020 sarà un anno di grazia per le missionarie della Consolata perché si apriranno per loro gli immensi orizzonti dell’Asia centrale. Ben otto missionarie dall’Africa, dall’Ame- rica e dall’Europa andranno a testimo- niare il Vangelo in due paesi a maggio- ranza musulmana, il Kazakistan e il Kirghizistan, dove gli Ortodossi sono circa il 20% della popola- zione e i Cattolici un’esigua minoranza. In tutti questi paesi, le missiona- rie della Consolata, con le loro molteplici attività, hanno contri- buito alla fondazione e/o al con- solidamento delle Chiese locali, fino a sentire, in alcuni casi, esau- rita la loro opera di prima evan- gelizzazione. Allora, è diventata prassi lasciare le parrocchie e le opere ben avviate ad altre forze apostoliche e spingersi verso nuovi orizzonti, finché, negli anni ‘90 lo sguardo ha cominciato a posarsi sull’Asia, il continente con la minore percentuale cristiana di tutto il mondo. Tale sguardo si è fermato allora sulla Mongolia. La Mongolia Il progetto di vita missionaria nella piccola porzione di Chiesa già presente in Mongolia (114 battezzati nel 2002, ndr ) è stato elaborato in sintonia con gli ele- menti che i due istituti, i missio- nari e le missionarie della Conso- lata, hanno al centro del loro cari- sma: essere testimoni della pre- senza di Dio in mezzo ai poveri, divenire pellegrini che cammi- nano con la gente, apprezzan- done i valori, e dialogare con gli P er quanto sembri scon- tato, il punto sta qui: noi siamo «per i non cri- stiani». Questo è il nostro carisma, il nostro dono specifico a tutta la Chiesa. Quando il nostro Istituto fu fon- dato dal beato Giuseppe Alla- mano nel 1910, fu ai non cristiani africani che egli inviò le sue prime missionarie. Il gruppo, formato da tredici sorelle, partì per il Kenya nel 1913. Al Kenya, nel corso degli anni si aggiunsero Tanzania, Etiopia, So- malia, Mozambico, Togo, Liberia, Guinea Bissau, Libia e Gibuti (dove siamo ancora oggi, eccetto Somalia e Togo). Dopo la seconda guerra mon- diale l’Istituto si aprì all’America inviando missionarie in Brasile, Colombia, Argentina, Usa, Vene- zuela, Bolivia, paesi dove si conti- nua a mantenere viva l’atten- zione verso i non cristiani, pre- senti specialmente nelle periferie e fra le minoranze etniche, in zone povere e isolate. Qui : spazi sterminati in Kirghizistan. A destra : al centro, in abito grigio, suor Simona Brambilla, superiora generale. Alla sua destra, suor Judit Kikoti e suor Adriana Medina, dopo aver ricevuto il mandato missionario da papa Francesco in san Pietro il 1° ottobre 2019. #

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