Missioni Consolata - Ottobre 2019

Riguardo alla presunta incompatibilità tra islam e democrazia, in Comprendere l’islam lei afferma che «come per ogni trasformazione di grande entità, essa ha bisogno di discussione, le cui conclusioni non possono essere scritte in anticipo». Ce lo può spiegare meglio? «Mi viene in mente spesso una teoria che è stata popo- lare in Francia fino al 1945 e che riguardava i tedeschi. Si diceva che era impossibile per loro, a causa della loro germanicità, vivere in uno stato democratico. Poi si è vi- sto che questa germanicità non impediva il processo de- mocratico, anzi. Secondo me non esistono delle impossi- bilità strutturali essenziali. È ovvio che nelle culture isla- miche, che tra l’altro sono diverse tra di loro, ci sono de- gli ostacoli nei confronti della democrazia, tuttavia questi sono ostacoli umani. Le evoluzioni sono possibili, le ab- biamo viste in quasi tutti i paesi musulmani nel ‘900, quando sono nate legislazioni civili, parlamenti, anche se forse in poca democrazia. Guardiamo per esempio alla Tunisia di oggi, che si sta inventando un modello di de- mocrazia in un paese arabo islamico, pur con tutte le dif- ficoltà del caso. Vedremo come questo modello si evol- verà». Da dove viene il terrorismo islamista? «Il fenomeno del terrorismo non può essere spiegato del tutto solo dalla teologia, perché non è solo un fenomeno 82 MC OTTOBRE2019 Librarsi Comprendere l’islam Dall’11 settembre l’islam è stato analizzato in centinaia di testi. I talk show ci bom- bardano di pareri e opinioni. Spesso la discussione pubblica viaggia sulla strada della semplificazione. E semplificare una religione che coinvolge oltre un miliardo di persone non le rende giustizia. Adrien Candiard, che l’islam lo studia da anni abitando in terra islamica, ci conse- gna in queste pagine una fotografia più realistica di cosa sono e di cosa significano gli islam: quello sciita, quello sunnita e quello di altre minoranze. Candiard smaschera tanti pregiudizi e ci apre a un dialogo intelligente insegnan- doci il rispetto per la pluralità. Il libro: Adrien Candiard, Comprendere l’islam. O meglio, perché non ci capiamo niente , Emi, Verona 2019, pp. 128, 13 Euro. da emi.it religioso, ma anche dalla psicologia, dalla geopolitica e da altre discipline. Però dal punto di vista religioso l’islam di oggi sta attraversando una grave crisi di legittimità. Nell’islam sunnita le autorità tradizionali vengono messe in discussione da un movimento di riforma chiamato sa- lafismo, che è nato nell’800 ma che ha trovato slancio nel secondo ‘900 e che sta creando una fortissima destabiliz- zazione. Il terrorismo è anche conseguenza di questo». Il documento sulla fratellanza umana firmato da papa Francesco e da Ahmad Al-Tayyib, grande imam di Al-Azhar, durante il viaggio del santo padre negli Emirati Arabi Uniti, è consi- derato da molti un documento epocale in ter- mini di apertura e dialogo tra cristiani e musul- mani. Che valore ha questo documento e come è stato ricevuto in Egitto, dove lei risiede? «È un documento molto importante non tanto per il suo contenuto, ma per il fatto di essere stato scritto a quattro mani da due autorità, una cristiana e una musulmana. È una cosa nuova e molto bella che ci dimostra che questo dialogo è possibile. In Egitto è stato preso molto sul serio, e il grande imam l’ha fatto leggere e studiare a tutti i suoi allievi, che rappresentano milioni di persone. Penso co- munque che ci vorrà del tempo per comprendere a fondo le conseguenze e le implicazioni del documento». Chiara Brivio Pierre e Mohamed Due amici: Pierre Claverie, un vescovo cattolico, Mohamed Bouchikh i, un giovane musulmano. Il primo ha scelto di restare in Algeria per testimoniare Cristo dentro la violenza del terrorismo. Il secondo ha deciso di diventare il suo autista. Intorno a questi due personaggi, reali come la vita e la morte, infuria la guerra civile: siamo nell’Algeria degli anni Novanta, 150mila morti ammazzati nello scontro fratricida fra integralisti islamici e militari. Le due voci sono quelle del vescovo Pierre che resta a fianco del suo popolo come chi rimane «al capezzale di un fratello ammalato, in silenzio, stringendogli la mano». Per questo motivo oggi la chiesa lo riconosce martire. E dell’autista Moha- med, ben consapevole del rischio, che resta accanto all’amico cristiano in pericolo di vita. Fino alla fine, fino a quel drammatico 1° agosto 1996. Il libro: Adrien Candiard, Pierre e Mohamed. Algeria, due martiri dell’amicizia , Emi, Verona 2018, pp. 88, 9,50 Euro. Da questo libro è stata tratta una pièce teatrale replicata 1.400 volte in 7 diversi paesi del mondo. Da settembre 2019 lo spettacolo è anche in Italia. da emi.it

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