Missioni Consolata - Ottobre 2019
L a testimonianza di Gesù non è intellettuale ma si presenta al servizio della vita (cf. 1Gv 1,2). Il Verbo di- scende dove le persone vivono, sceglie di «essere con», di pian- tare la sua tenda tra le tende degli uomini. Egli è «la luce che è venuta nel mondo» (3,19; cf. 1,10) per liberare l’umanità dal potere delle tenebre (cf. 12,46) e introdurla nella vita. La Parola eterna del Padre si ri- vela come la via da percorrere, per questo Giovanni annota: «Io sono la luce del mondo; chi segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (8,12; 12,46). La persona di Gesù, che ri- splende come luce, è una sfida per l’umanità chiamata a sce- gliere: «Chi ascolta la mia pa- rola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e ComunicareGesù, donare vita di Antonio Magnante Sin dall’inizio la Parola è rivolta verso il seno del Padre (cf. 1,1.18) e, quando assume la na- tura umana in Gesù, parla solo le parole del Padre. Spesso Gesù ripete che egli parla con le parole del Padre (cf. 3,11.34; 12,49; 14,10). Di conseguenza il Padre viene co- nosciuto solo attraverso le pa- role pronunciate da Gesù. Anche l’opera di Gesù rivela il Padre, lo fa conoscere, toglie il velo che impedisce di cogliere quanto amore proviene dal suo cuore. Nella sua missione Gesù ha il ruolo di condurre tutti all’unità. Difatti, egli è inviato «per ri- unire i figli di Dio che erano dis- persi» (11,52; cf. 17,21-22). La sua missione parte dal cuore del Padre per raggiungere gli estremi confini della terra. Nella teologia del quarto Van- non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita» (5,24). Gesù è mandato dal Pa- dre «perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna» (3,16). E ancora, Gesù si qualifica come il Buon Pastore che viene «perché [le pecore] abbiano la vita e l’ab- biano in abbondanza» (10,10). La vera vita esiste solo nel Cri- sto (cf. 6,53) che guida i cre- denti a conoscere Dio (cf. 17,3). Ecco perché Giovanni, nel suo Vangelo, parla raramente del giudizio di Dio e del Figlio: è la persona stessa che pronuncia il giudizio su di sé nel momento in cui decide di chiudere gli oc- chi alla luce e di rifiutare la te- stimonianza di Cristo (cf. 1,11). LA PAROLA E L’OPERA La presenza di Gesù nella storia è una rivelazione di amore. Bibbia on the road 72 amico OTTOBRE2019 La spiritualità missionaria nasce dall’incontro intimo, sensibile, con Gesù, quel Gesù storico visto, ascol- tato, toccato, annusato, gustato dai discepoli. Ecco la sesta puntata sulla spiritualità missionaria. © Af MC_Rinaldo Do_RD Congo
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