Missioni Consolata - Ottobre 2019

di 23 milioni di decessi. Nel solo continente europeo queste ma- lattie causano ogni anno circa 4,3 milioni di morti. In Italia, nel 2015 si sono verificati 240mila decessi per questa causa, cioè il 37% dei decessi totali, con un aumento dell’8,8% rispetto all’anno prece- dente (43% uomini, 57% donne). Negli uomini prevale come prima causa di morte la malattia ische- mica coronarica, mentre nelle donne prevalgono le malattie ce- rebrovascolari. Inoltre, le malat- tie cardiovascolari rappresen- tano la più frequente causa di ri- covero ospedaliero (14,6% del totale dei ricoveri in Italia nel 2016). Secondo l’Oms, tre quarti della mortalità cardiovascolare a livello mondiale potrebbe essere prevenuta con adeguate modifi- che allo stile di vita e dell’alimen- tazione e con il controllo di fat- tori di rischio come l’iperten- sione, l’ipercolesterolemia e il diabete (che da solo raddoppia la probabilità di contrarre una ma- lattia cardiovascolare). I costi to- tali di queste patologie, com- prendenti non solo quelli diretti (servizi ospedalieri, farmaci, assi- stenza domiciliare, ecc.), ma an- che quelli indiretti (perdita di produttività lavorativa dovuta alla malattia o alla morte prema- tura dei pazienti) sono elevatis- simi. tumori e diabete 2 Altre patologie croniche legate anche a una scorretta alimenta- zione e uno scorretto stile di vita sono i tumori . Secondo l’ Interna- tional Agency for Research on Cancer (Iarc), nel 2018 si sono ve- rificati nel mondo 9,6 milioni di decessi per tumore. In Italia, i tumori rappresentano la seconda causa di morte con più di 178mila decessi nel 2015 (mille casi in più dell’anno precedente) e la prima causa di perdita di anni di vita per malattia, disabilità o morte prematura, con oltre 3 mi- lioni di anni in totale. Anche per queste patologie i costi complessivi sono ingenti: negli Stati Uniti, nel 2018, sono stati spesi per farmaci antitumorali 133 miliardi di dollari contro i 96 del 2013. late all’obesità e al sovrappeso è in crescita non solo nei paesi in- dustrializzati, ma anche in quelli in via di sviluppo e si correla a un progressivo aumento della popo- lazione mondiale dovuto soprat- tutto a un aumento della vita me- dia, oltre che a uno stato d’indi- genza, che porta ad acquistare cibo di scarsa qualità. Tutto ciò va a aggiungersi all’aumento delle malattie neurodegenerative, de - menze in primis, che sono an- ch’esse in parte correlate a una dieta carente o scorretta. Nel siero dei pazienti di Alzheimer e di quelli affetti da demenza va- scolare sono stati riscontrati bassi livelli di vitamina E, C, zinco, caro- tenoidi e albumina, mentre gli studi sul colesterolo e sul rap- porto tra acidi grassi saturi/polin- saturi della dieta dimostrano un coinvolgimento del metabolismo dei grassi nell’insorgenza delle neurodegenerazioni, oltre che delle malattie cardiovascolari. Una dieta carente di calcio e di vi- tamina D si correla a un aumen- tato rischio di osteoporosi nella popolazione anziana, con conse- guenti possibili fratture patologi- che. L’assunzione quotidiana di questi nutrienti riduce fino all’8% il rischio di fratture. Le perdite quotidiane di calcio vanno preve- nute eliminando gli stili di vita scorretti, come l’eccessivo con- sumo di carne, di sodio (sale) e di alcolici, nonché il fumo e il so- vrappeso e svolgendo una mode- rata attività fisica. OTTOBRE2019 MC 59 Attualmente si parla addirittura di «tossicità finanziaria» a causa del continuo aumento dei prezzi dei farmaci oncologici, che incidono molto spesso direttamente sul bi- lancio economico del malato. In Europa, nel 2018, si sono spesi 18 miliardi di euro soltanto per il cancro al polmone; in Italia, il si- stema sanitario ha destinato circa 16 miliardi di euro per i pazienti oncologici. Nel 2018 sono state formulate 373mila nuove diagnosi di cancro (mille nuove diagnosi al giorno). Il diabete di tipo 2 è un’altra pato- logia strettamente associata alle abitudini alimentari e allo stile di vita, laddove vi sia familiarità per questa malattia. Ogni anno si re- gistrano più di 7 milioni di nuovi casi al mondo e le stime per il 2025 prevedono che ci sarà il 7,1% della popolazione mondiale colpita, pari a circa 380 milioni di persone. Si tratta di una malattia altamente impattante sia per il malato, per le complicanze che può comportare, sia per gli ele- vati costi socio-economici. Tra le complicanze del diabete ci sono l’insufficienza renale, la retinopa- tia diabetica, la microangiopatia diabetica che può portare all’am- putazione degli arti inferiori, neu- ropatie e danni al sistema ner- voso e la predisposizione alle ma- lattie cardiovascolari. Attualmente in Italia le persone colpite da diabete 2 sono 3,4 mi- lioni (200mila nuovi casi all’anno). Secondo l’Istat, in Italia la preva- lenza del diabete 2 è passata dal 3,9% nel 2012 al 5,7% nel 2016. La prevalenza del diabete e delle al- tre patologie croniche corre- MC R © Robert Fairchild

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