Missioni Consolata - Ottobre 2019

VERSO IL SINODO PANAMAZZONICO / 7 OTTOBRE 2019 MC 51 S ono ancora a Manaus quando mi raggiunge una email di padre Corrado Dalmonego, responsabile della Missione Catrimani nella Tiy, la Terra indigena yanomami. Dice di essere di passaggio a Boa Vista e che tra pochi giorni tornerà in foresta. «Ti interesserebbe venire con me?», domanda. Se mi inte- ressa? È da anni che ho a che fare con gli Yanomami, ma li ho sem- pre incontrati a Boa Vista. In vari luoghi: alla sede della loro associa- zione Hutukara, come nella filiale del Banco do Brasil, però sempre fuori dal loro contesto territoriale. «Certo che accetto», rispondo. «Per farti spazio sull’aereo io ri- nuncerò a caricare un sacco di pane secco», spiega il missionario. Mi ha paragonato a un sacco di pane e neppure fresco, penso tra me e me. Vabbè se questo è il prezzo da pagare, lo pago. Pur- troppo però non è il solo. «Niente foto agli Yanomami, per favore», aggiunge padre Corrado. Anche se «Niente foto, per favore» Trascorso oltre mezzo secolo dalla sua fondazione, la Missione Catrimani prosegue la sua esperienza nella terra degli Yanomami. Una terra assediata dai garimpeiros che avanzano e fanno disastri nella più totale impunità. La malaria è sempre presente e le «attrazioni» dei Bianchi catturano una parte degli indigeni. Eppure, nonostante tutti questi problemi, la Missione Catrimani rimane un posto unico. Che merita una lunga vita. la mania dei selfie ha svilito il ruolo delle foto, per un giornalista non poter fotografare è un divieto pesante. Tuttavia, non discuto. «Va bene - rispondo -. Accetto le tue condizioni». BRASILE Testo e foto di PAOLO MOIOLA MC A Sopra : il Cessna in volo verso la Missione Catrimani; sulla destra, padre Corrado Dalmonego; a sinistra, il pilota; dietro, materiale di ogni sorta e il reporter (che ha sottratto spazio ad altra mercanzia). # S I N O D O P A N A M A Z Z O N I C O O t t o b r e 2 0 1 9

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