Missioni Consolata - Ottobre 2019
48 MC OTTOBRE2019 D Suor Sandra Garay , nata a Mendoza in Ar gentina. Dopo la sua formazione religiosa in Italia per diventare missionaria della Consolata, ha studiato negli Stati Uniti e poi lavorato con i migranti ispanici nel Mi chigan. Nel 2004 è partita per la Mongo lia. Attualmente lavora nella nuova missione di Chingiltei alla periferia della capitale Ulaanbaatar. piano ci si addentra nel mistero di Dio. Ed è tanto affascinante. Mi piacerebbe condividere tre piccole scoperte. Prima: Dio è come un Gps Al centro della tecnologia del Gps (Sistema di posi- zionamento globale) sta la capacità di rilevare at- traverso gli orologi atomici dei satelliti, l’esatta posizione di un oggetto. Di conseguenza il Gps può guidare perché può localizzare con precisione. Il Gps trova, e guida partendo dal quel che trova. Non potremo seguire un Gps se non fosse il Gps stesso a trovarci per primo. Analogamente, nel no- stro cammino di fede, ci rendiamo conto che non siamo noi a cercare Dio ma è Lui per primo a cer- care noi. Con cuore sollevato scopriamo che Dio, quasi come un Gps, sa sempre in quale punto della nostra vita ci incontriamo e le circostanze in cui camminiamo. Poi Lui parte da lì, offrendoci buone alternative per arrivare alla destinazione scelta. E se per qualsiasi ragione ci allontaniamo dai per- corsi proposti, assume la nostra nuova strada e ci offre ancora altri percorsi. Dio è un Padre che non vuole perderci e ci lascia provare le nostre strade SANDRA GARAY: DALL’ARGENTINA ALLA MONGOLIA Dio è al cuore della missione D efinitivamente posso dire che missione è condividere la vita con fratelli e sorelle del mondo. Dio mi ha regalato pure la possibi- lità di vivere in posti e culture affascinanti in America, Europa e Asia. Come non sentirmi be- nedetta da così grandi doni? Mi sono arricchita tanto e porto nel cuore i volti di tanti amici e gli spazi di tante terre. Ma tutta questa bellezza è solo la copertina di un cammino segnato da ricerche a volte tanto lunghe, da incontri non sempre lunghi abbastanza, da desideri parzialmente soddisfatti. La bellezza, scoperta a volte così facilmente in per- sone e luoghi, non si sostituisce mai a quella ri- cerca, a quel desiderio profondo di Qualcuno. Ed è per questo che per me la missione vera è il cam- mino del cuore alla ricerca di Dio. Sì, la vera missione è su Dio, sul come trovarlo e poi imparare a vivere con Lui. È un passare dalla ri- cerca di me alla ricerca di Lui, dal cercare di capire me al cercare di capire Lui, dall’accogliere la mia complessità all’accogliere la Sua semplicità. E così, negli anni, la mia preghiera è passata dall’aiutami all’ usami , dal perché al grazie , dal vorrei al sì . La cosa più bella in assoluto della missione è che pian
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