Missioni Consolata - Ottobre 2019

vinto che questa relazione ha mantenuto la mia passione per la missione ad gentes , per la costru- zione della fraternità, la mia passione per i poveri e la mia voglia d’ascoltare le persone ed essere vicino a loro. Il missionario d’oggi ama il popolo al quale è in- viato. S’informa, studia la storia, ascolta la musica, guarda il cinema. In definitiva, cerca d’impregnarsi della cultura che l’accoglie. Tutta questa scoperta oggi è molto più facile grazie a internet perché tutto è alla portata d’un click. L’amore nasce dalla conoscenza, dal capire, dal comprendere. L’amore è anche critico e scopre le rotture che provoca il Vangelo. Il missionario oggi cerca di cogliere il mo- mento culturale che vive il paese dal quale è ac- colto per riuscire davvero a diventare parte di quel mondo senza essere perpetuo forestiero. Il missionario d’oggi è un esperto comunicatore e accompagnatore. Deve imparare a comunicare la Parola di Dio non solo nelle omelie ma anche attra- verso le relazioni sociali e i media. Deve avere la pedagogia per comunicare la Buona Novella, non la Buona Vecchiaia. È una persona creativa. Le persone che hanno sete di Dio, hanno anche sete di una parola che sia davvero come quella di Gesù. Una parola che dà speranza, che apre oriz- zonti, che propone, che invita, che accompagna. Accanto a questo, il missionario d’oggi è un buon accompagnatore nella vita. È una persona facile all’empatia, accetta senza condizioni l’altro ed è una persona autentica, cerca di vivere onesta- mente la propria vocazione. Il missionario d’oggi è un artista della fraternità. Un artigiano della comunione. Un appassionato della vita comunitaria e delle relazioni interperso- nali. La comunità è il microcosmo del Regno di Dio. Un’utopia. Un luogo liberato dove il perdono, la festa, la gioia e il discernimento sono costanti. Abbiamo bisogno di referenti e di una comunità unita nella diversità: è un segno contro culturale nel nostro mondo che tende verso l’uniformità. Il missionario d’oggi agisce con fermezza. Appas- sionato della riconciliazione, della pace, della giusti- zia, dell’ecologia e della diversità, cerca di costruire un mondo degno per i più poveri e un mondo mi- gliore per tutti. Quello che si chiamava «la pasto- rale» non è più un tempo dedicato agli altri, perché, come dice papa Francesco, «siamo missione, non facciamo la missione». Padre Ramón Lázaro Esnaola Qui sotto : San Pedro, la città porto principale della Costa d’Avorio, incontro di formazione per giovani animatori per le «Colonies Con- solata», attività che sono simili ai nostri grest parrocchiali. Padre Ramón ha puntato molto sulla formazione dei giovani per creare partecipazione responsabile e creativa nella gioventù. Pagina seguente : padre Rinaldo Do con padre Antonello Rossi e medici dell’ospedale di Neisu alla tomba di padre Oscar Goapper, fondatore dell’ospedale. E padre Rinaldo con la sua inseparabile moto sulle «strade» nei pressi della missione di Bayenga. D MISSIONE È GIOIA

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=