Missioni Consolata - Ottobre 2019
panne di legno e foglie, televisori con grandi schermi alimentati da piccoli generatori o dallo stesso ge- neratore del villaggio, quando que- sto funziona. Nella terra yanomani, sono pre- senti oltre ventimila invasori ga- rimpeiros e questo comporta ma- lattie, morte e annientamento so- ciale e culturale per gli indigeni. Il furto delle conoscenze e la di- struzione dell’ecosistema sono piaghe secolari. Purtroppo sono pochi gli indigeni che si preoccupano di queste te- matiche che affliggono la loro so- cietà e il loro ambiente naturale». Esistono ancora le condizioni per il pieno esercizio del diritto all’autodeterminazione delle popolazioni indigene? «Ci sono molti indigeni e giovani impegnati che partecipano a in- contri su questi temi, ma la lotta è durissima. Sono drammatici gli eventi recenti che vedono preci- pitare la situazione delle terre in- digene e peggiorare le condizioni OTTOBRE 2019 MC 31 MC R di vita dei popoli nativi a seguito dell’insediamento del nuovo go- verno di Jair Bolsonaro. Il nuovo presidente ha promesso, durante la campagna elettorale, di per- mettere l’estrazione dei minerali nelle riserve degli indigeni. Que- sto ha incoraggiato i cercatori d’oro a continuare le devastazioni per l’estrazione del prezioso me- tallo violando deliberatamente la legge e inquinando i fiumi. Dal punto di vista dei diritti umani la situazione peggiora di giorno in giorno. Gli indigeni denunciano gli invasori finanziati dall’agrobusi- ness di violenza, terrorismo e guerriglia allo scopo di raggirare la legge, calpestando quanto affer- mato nella stessa Costituzione». Credi sia possibile arrivare a una fine della violenza, della criminalizzazione e della discri- minazione nei confronti delle popolazioni indigene e dei loro territori, garantendo la puni- zione dei responsabili? «È il grande sogno indigeno ma anche di moltissimi brasiliani. Pur- troppo, la realtà delle cose in Bra- sile peggiora di giorno in giorno. Impunità totale dei colpevoli ric- chi e potenti, punizioni severe per gli indigeni e la povera gente». Dan Romeo Pagine precedenti : la strada per Maturuca nei pressi del villaggio di Pedra Branca. | Fratel Francesco con bimbi di Cararual. | La maloca per gli incontri comunitari di Maturuca circondata dai «dormitori». In queste pagine (da sinistra in senso orario) : lo sguardo intenso di una bimba. | Uomini impegnati nello scavo di un acquedotto a Maturuca. | Posa di un piccolo acquedotto da una sorgente stagionale. | Alunni della scuola ele- mentare «Giuseppe Allamano» di Matu- ruca davanti al monumento in ricordo dell’omologazione delle terre indigene ottenuta nel 2005. #
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