Missioni Consolata - Ottobre 2019

che favoriscono quelli che alcuni definiscono etnocidio ed ecocidio. Nonostante le violenze subite, le popolazioni indigene resistono e vogliono essere soggetti del pro- prio destino. La causa indigena appartiene a tutti, indigeni e non. I processi come la perdita di biodi- versità e il cambiamento climatico rappresentano, infatti, una minac- cia crescente per il mondo intero. L’intervista Dopo il nostro primo incontro a Raposa Serra do Sol, ho occasione di incontrare Puat Subyz , questo il nome indigeno di fratel Cico (sa- rebbe Chico, pronunciato scico in brasiliano, ndr ), varie volte. Puat Subyz significa scimmia urlatrice , ma, come precisa lui stesso, l’ori- gine del soprannome deriva dalla barba che all’inizio portava bella folta e fluente. Mi racconti l’origine della tua vita da missionario in Roraima? «Tutto è nato quando ho saputo che i missionari in Brasile avevano bisogno di un meccanico ripara- tore. Quando sono arrivato a Boa Vista, nel 1976 e, più precisamente, a Calungà, dopo soli tre giorni, un missionario mi ha invitato ad an- dare con lui in moto in un villaggio indigeno. Un viaggio sotto la piog- gia e segnato da numerose cadute nei profondi banchi di sabbia fine. Arrivati nella chiesetta del villag- MC R • Roraima | Popoli indigeni | Missione | Raposa Serra do Sol | Amazzonia • gio, il missionario, in abito talare bianco, durante la sua predica ha puntato il dito verso l’esterno della chiesa dicendo ai fedeli, cin- que donne e sei bambini: “Voi non dovete fare questo”. Indicava gli uomini del villaggio che dormi- vano tra le alte erbacce dove erano caduti durante la sbornia della sera precedente. Da quel giorno, iniziai a chiedermi come fare per evangelizzare e ri- parare le persone in panne (e non più solo gli automezzi)». Quali sono state le tappe della tua lunga esperienza? «Da quel lontano 1976, ho vissuto 14 anni a Calungà nel Centro Edu- cativo della Consolata , inse- gnando e lavorando a riparare macchinari e automezzi della dio- cesi e della popolazione locale. Il fine settimana, partivo alla volta dei villaggi di lingua indigena Wa- pixana nella regione di Serra da Lua, per il lavoro di evangelizza- zione e assistenza religiosa. Dal 1991 al 1996, sono stato ani- matore missionario nelle scuole e nelle parrocchie di Erexim, nel Rio Grande do Sul. Ho poi trascorso 18 mesi nella missione di Catri- mani nella terra yanomami, un anno alla missione parrocchiale di Alto Alegre, tre anni alla missione della Barata nella regione Taiano, OTTOBRE 2019 MC 29

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=