Missioni Consolata - Ottobre 2019

OTTOBRE 2019 MC 19 cotone e obbligano all’acquisto di quantità sempre crescenti di co- stosi e inquinanti pesticidi. Nemmeno i dalit che hanno il co- raggio di vivere nelle inospitali pa- ludi di mangrovie del Bengala per rifornire di granchi le mense asiati- che, se la passano meglio. Il loro primo nemico è la tigre, animale protetto, che li attacca con fre- quenza, riproponendo lo stesso conflitto che altri contadini vivono con gli elefanti che si spingono in prossimità dei raccolti. Le foreste di mangrovie hanno poca terra ferma, sono circondate da acque salate che portano periodiche inondazioni in un ambiente peral- tro devastato dai cicloni. I granchi sono pagati a prezzi altissimi da chi li consuma, mentre a chi li rac- coglie sono riservate poche rupie. I ricercatori dell’équipe coordinata sotto un’estrema calura per gran parte dell’anno. Chi ha provato a sottrarsi alla condizione di brac- ciante acquistando un fazzoletto di terra, non ha ottenuto altro che l’indebitamento per acquistare se- menti e fertilizzanti, e per mettere il terreno in condizione di essere irrigato. Data l’impossibilità di risa- lire la china, visti i recenti crolli del prezzo della materia prima, nel solo 2013 si sono contati 34 suicidi al giorno tra i piccoli imprenditori. La produzione del cotone è infatti oggi crollata in quantità, insieme al prezzo di vendita, a causa del cambiamento climatico in atto che porta piogge torrenziali, e per l’in- troduzione di sementi genetica- mente modificate che non resi- stono agli attacchi del verme del MC A da Shah e Lerche puntano il dito anche contro l’attività mineraria in mano alle grandi multinazionali che operano operano senza scru- poli nei confronti dell’ambiente e dei diritti degli indigeni, grazie an- che al sostegno rinnovato cinque anni fa dal governo centrale che vuole posizionare l’India come « global hub » di estrazione e lavo- razione di metalli. Sotto il manto di foreste dell’India centrale e orientale, abitate dagli adivasi, si nascondono tesori immensi di ferro, bauxite, carbone, rame, gra- fite, mica, caolino, persino oro e uranio. La gente è evacuata dalla terra degli avi in massa, chi resta lavora in miniera, a piedi nudi im- pugnando un piccone, con evi- denti scarsissime garanzie di sicu- rezza e salario. Le terre sono espropriate, chi cerca di resistere

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