Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2019

storale, avevano chiesto «un processo di riconciliazione na- zionale che garantisse giustizia sociale» per tutti e l’introduzio- ne di «profonde riforme per aiu- tare la popolazione che è allo stremo dopo anni di rigida au- tarchia». Probabilmente il regi- me ha interpretato la lettera co- me un attacco e ha reagito di conseguenza. La Chiesa cattoli- ca grazie alle congregazioni re- ligiose, gestisce in Eritrea circa 40 tra ospedali, centri sanitari e dispensari, tutti a servizio della popolazione, senza alcuna di- stinzione di etnia o religione, che forniscono cure quasi sem- pre gratuite. (Fides) COLOMBIA SAN VICENTE DEL CAGUAN P apa Francesco ha elevato a diocesi il Vicariato apostolico di San Vicente del Caguán e ha nominato primo vescovo della stessa mons. Francisco Javier Múnera Correa, missionario della Consolata, finora vicario a- postolico della medesima sede. La nuova diocesi ha una popola- zione di 113.530 abitanti, 14 par- rocchie, ed è servita da 51 tra sacerdoti e religiosi/e. (Vatican.va) FILIPPINE LAUREA CATTOLICA J omana Lomangco, 21 anni, musulmana, all’inizio di giu- gno si è laureata con lode in Scienze della Contabilità presso l’antica e prestigiosa Università di Santo Tomas (Ust). In un post pubblicato dopo la cerimonia di consegna dei diplomi, dichiara che nei suoi cinque anni di stu- dio nel campus cristiano non ha «mai percepito o sperimentato discriminazione»; in nessuna occasione è stata «trattata con meno rispetto dagli altri, solo perché musulmana». «Durante il mio percorso di studi, nessuno mi ha lasciato indietro per via della mia fede. Ho imparato molte cose ma questo lo ricor- derò per tutta la vita», aggiunge. «Appartenere ad una certa fede, che sia cristianesimo o islam, si- gnifica essere umano. Ed essere umani significa rispettarsi ed accettarsi a vicenda, nonostante le differenze nelle nostre convin- zioni. Come musulmana che ha frequentato alcuni corsi di teolo- gia, ho imparato a guardare le nostre somiglianze piuttosto che le nostre differenze. E penso che sia esattamente ciò di cui ha bi- sogno questo mondo». (AsiaNews) ERITREA CHIUSURA DEGLI OSPEDALI I l governo dell’Eritrea ha ordi- nato alla Chiesa cattolica di consegnare allo stato tutti i cen- tri sanitari da essa gestiti. Fun- zionari governativi si sono pre- sentati nelle strutture cattoliche e hanno chiesto agli ammini- stratori di firmare un documen- to che sancisce il passaggio di proprietà delle strutture. Tutta- via, gli amministratori si sono rifiutati di firmare e hanno chie- sto ai funzionari governativi di confrontarsi con le autorità cat- toliche. I funzionari hanno allora chiuso i centri sanitari, sgombe- randoli dal personale, impeden- do di fatto di continuare a fornire assistenza medica a molti mala- ti. La decisione di chiudere le strutture mediche sembra esse- re una sorta di ritorsione del re- gime nei confronti della Chiesa cattolica. Ad aprile scorso, i Ve- scovi cattolici, in una lettera pa- I vescovi delle giurisdizioni ecclesiastiche di Ipiales, Pasto, Tumaco e Mocoa Sibundoy della Colombia e di Tulcán, Ibarra, Sucumbíos ed Esmeraldas dell’Ecuador, hanno partecipato all’incontro della pastorale di frontiera a Las Lajas (Colombia), il 19 giugno. Nel comunicato finale lamentano la povertà generalizzata delle popolazioni loro affidate, respingono la decisione annunciata dal governo della Colombia di riprendere la fumigazione delle colture per uso illecito e auspicano una pronta soluzione della crisi sociale del Venezuela ribadendo l’accoglienza agli emi- grati venezuelani finché sarà necessario. L’équipe itinerante di missionari della Consolata che opera in favore dei migranti in Brasile, racconta che il flusso migratorio dal Venezuela continua senza interruzione. A Boa Vista, capitale dello stato di Ro- raima, all’inizio di marzo è stato creato un nuovo spazio dove hanno trovato riparo circa 520 indigeni Warao provenienti, la maggior parte, dalla regione orientale del Delta Amacuro del Venezuela dove lavorano altri missionari della Consolata. Così si è creata una colla- borazione pastorale tra i confratelli delle due nazioni con scambio di informazioni sui nuovi arrivati e con l’invio di materiale catechistico in spagnolo dal Venezuela al Brasile per dare l’avvio ai corsi di inizia- zione cristiana a questi immigrati affamati di pane ma anche di Dio. Imc Colombia/Brasile: pastorale di frontiera AGOSTO-SETTEMBRE2019 MC 9 MC R Boa Vista (Brasile) - Padre John Omondi dell’équipe missionaria itinerante con alcuni immigrati venezuelani. #

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