Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2019

nei quali «un passaporto è un’utopia», sono villaggi di- strutti dalla guerra o sconvolti dal cambiamento clima- tico. Fuggono perché non vogliono più subire torture o vederle subite da altri, o essere costretti a farle subire. QUEL CHE RESTA È IL DIRITTO «Che cos’è che distingue l’Occidente?», si è domandato Quirico nel suo intervento. «L’invenzione del diritto», è stata la sua risposta: l’idea che l’uomo nasca con dei di- ritti, come quelli fondamentali alla vita, alla libertà, alla ricerca della felicità. «Ma la ricerca della felicità com- prende tutti i paesi, e si può ricercare muovendosi. La gente viene qui per sfuggire alla morte e per cercare la li- bertà e la felicità». Ed è precisamente questa libertà di movimento, di supe- ramento delle barriere e dei confini, che rende il mi- grante «un problema». Egli «ha fatto un gesto rivoluzio- nario: ha preso un barcone ed è arrivato qui», ha detto il giornalista, ma questo gesto rivoluzionario, che afferma il diritto dell’umanità alla vita e alla dignità, allo stesso tempo è usato dal potere come pretesto per affermare l’i- nesistenza del diritto, per sperimentare la creazione di una società «illiberale». Anche nelle nostre democrazie occidentali. I migranti diventano il capro espiatorio, il nemico che non c’è ma che tuttavia deve continuare a esistere per motivare l’erosione dei diritti. Alla fine, ha affermato Quirico in tono apocalittico, «ci troveremo in una società illiberale dove se staremo buoni ci verranno dati dei di- ritti», proprio come accade già oggi nei paesi dai quali fugge la gran parte dei migranti. «L’unica cosa rimasta su cui bisogna battersi è il diritto. Il mondo oggi è diviso tra diritto e non diritto», tra una sparizione forzata e un processo giusto ed equo sulla base del diritto. IL FALLIMENTO DEL GIORNALISMO La disamina di Quirico si è incentrata anche sul ruolo del giornalismo come strumento di comunicazione e di «commozione», e sulla sua (in)capacità di smuovere le coscienze e formare l’opinione pubblica. 82 MC AGOSTO-SETTEMBRE2019 Librarsi Alcuni dei libri più recenti di Domenico Quirico: Ombre dal fondo , Neri Pozza, Vicenza 2017, pp. 160, 23 euro; Il tuffo nel pozzo. È ancora possibile fare del buon giornalismo? , Vita e Pensiero, Milano 2017, pp. 88, 10 euro; Il grande califfato , Beat, Vicenza 2017, pp. 240, 9 euro. «Mi muovo per raccontare la sofferenza altrui - ha affer- mato -, la sofferenza umana è il materiale su cui costrui- sco la mia narrazione». Tuttavia, ha continuato, oggi il meccanismo della narrazione della commozione sembra non sortire più alcun effetto: «In Siria ci sono stati 500mila morti in 8 anni, e molti di noi sono morti per scrivere 70 righe per raccontare la vita dei siriani. Risul- tato? Zero», ha concluso Quirico, non senza un pizzico di rammarico: «I razzisti sono al 50%oggi, nel 2011 erano al 3%. Un fallimento totale». Una visione della realtà forse troppo negativa, quella del giornalista. Tanto negativa da evocare gli anni ‘30, de- cennio nel quale opinioni pubbliche sopite e intorpidite, composte da «gente per bene», decisero, «pur di non avere guai», di seguire una minoranza estremista facen- dola diventare maggioranza. Attenzione quindi a sotto- valutare il problema. Attenzione a pensare che i razzi- smi, i sovranismi e i nazionalismi siano appannaggio di una minoranza. Bisogna mettersi in allerta sullo stato dell’opinione pubblica di oggi a livello globale, e com- prendere meglio che «il nostro compito di giornalisti è fare in modo che nessuno possa dire “non sapevo”»: non possiamo non sapere dell’esistenza delle carceri libiche, delle orribili torture che subiscono i migranti, dei nau- fragi, della disperazione. CRISTIANI E POLITICA A conclusione del suo intervento, Quirico si è, infine, po- sto una domanda sul rapporto tra i cristiani e il clima po- litico degli ultimi mesi e anni. Come può un cristiano de- finirsi tale se non difendendo i valori della carità e del- l’accoglienza? Davanti a uno scioccante 30%di cattolici che ha decisodi votareLegaalle recentielezionieuro- pee, perQuiricola rispostaè netta: o sei cristianoo non lo sei. Chi è razzistanonpuò esserecristiano. N OTE : 1- Sulla fraternità di Romena si veda: Massimo Orlandi, Un porto di terra , MC gennaio 2017. https://www.romena.it/

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