Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2019

Librarsi N ostro malgrado viviamo in un tempo nel quale espressioni come «migranti», «porti chiusi», «diritto di emigrare» (presunto o negato), «ac- coglienza», sono parti integranti della narra- zione della nostra realtà quotidiana, non solo italiana, ma mondiale. Lo stesso papa Francesco è tornato su questo tema fir- mando il 13 giugno scorso La speranza dei poveri non sarà mai delusa , il messaggio per la III Giornata mondiale dei poveri che si celebrerà il 17 novembre. Nel messaggio, il pontefice evidenzia ancora una volta come «si possono costruire tanti muri e sbarrare gli in- gressi per illudersi di sentirsi sicuri con le proprie ric- chezze a danno di quanti si lasciano fuori. Non sarà così per sempre. Il loro grido (dei poveri, ndr ) aumenta e ab- braccia la terra intera. Come scriveva don Primo Mazzo- lari: “Il povero è una protesta continua contro le nostre ingiustizie; il povero è una polveriera. Se le dai fuoco, il mondo salta”». FAR SALTARE IL MONDO DEI POVERI È stato proprio questo «far saltare il mondo» dei poveri e dei migranti il fulcro di un intervento del giornalista Do- menico Quirico a un recente convegno della fraternità di Romena 1 sul tema dell’accoglienza. L’inviato de «La Stampa» - noto per i suoi reportage e articoli dalle zone più calde del mondo, rapito e tenuto prigioniero in Siria per cinque mesi nel 2013 -, a partire da uno dei suoi ultimi libri, Esodo. Storia del nuovo millennio , edito da Neri Pozza, ha proposto una riflessione a 360 gradi su alcune delle questioni più pressanti del nostro tempo: immigrazione, sovranismo, razzismo, rapporto tra giornalismo e opinione pubblica. L’ESODO Esodo è il racconto del viaggio che il giornalista ha intra- preso con i migranti sulle rotte verso l’Europa - quella africana, quella balcanica e quella dell’enclave spagnola di Melilla in Marocco -, che l’ha portato ad attraversare il Mediterraneo su un bar- cone, a rischiare di naufra- gare, e a essere salvato dal- l’intervento della guardia costiera italiana. Parte del racconto è anche l’approdo a Lampedusa, dove il fatto di possedere il passaporto italiano ha significato uno spartiacque tra lui (che è potuto tornare alla propria identità e alla propria vita), e gli altri: «Il migrante è la personalità più straordinaria del XXI secolo - ha detto Quirico a Romena -. Non ha nulla, non ha passato, non ha presente, non ha futuro. Ha fatto saltare i confini nel secolo dei confini». Il movimento di persone, il flusso enorme che nel conti- nente africano è in moto da generazioni, nel libro del giornalista è descritto anche dalle voci dei compagni di strada: «La migrazione è una religione per noi, siamo tutti migranti, la nostra vita è la migrazione», afferma Nyang, maliano che conta i morti del suo villaggio. «La speranza è inestirpabile. Perché mai i migranti non dovrebbero fuggire?», scrive Quirico, ponendo una do- manda che sembra il rovescio dell’«aiutiamoli a casa loro». Fuggono perché a casa loro la differenza tra essere un «uomo» ed essere un «non uomo» a volte passa dal possesso di un kalashnikov, perché «casa loro» sono paesi L’intervento di Domenico Quirico a un convegno sull’accoglienza TRA DIRITTO E NON DIRITTO Immigrazione, sovranismo, razzismo, opinionepubblica, rapporto tra cristiani epolitica. Inun recente convegnopresso la fraternitàdi Romena, il giornalistade «LaStampa»haoffertoun’analisi di alcuni dei temi più caldi dellanostra Italia edelmondoodierno. Con il suo tono«apocalittico» tentadi rompere il silenzio e l’apparente indifferenzadell’opinionepubblica sulladerivadel discorsopoliticonei riguardi delladignitàdellepersone. PRENDI IL LIBRO E MANGIA di Chiara Brivio AGOSTO-SETTEMBRE2019 MC 81 MC R Domenico Quirico durante il suo intervento al convegno «Mio fratello che guardi il mondo», organizzato dalla fraternità di Romena nei giorni 1 e 2 giugno 2019. Il libro: Domenico Quirico, Esodo. Storia del nuovo mil- lennio , Neri Pozza, Vicenza 2016, pp. 176, 16,00 Euro. #

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