Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2019

tempo considerato, le donne dei paesi presi in esame hanno acqui- sito 2 punti di Bmi e gli uomini 2,2 in media, corrispondenti a un au- mento ponderale di circa 5-6 chi- logrammi. In particolare gli au- menti ponderali sono stati più marcati per le donne nelle aree ru- rali in Egitto e in Honduras (con 5 punti in più), per gli uomini nell’i- sola caraibica di S. Lucia, in Barhein, Perù, Cina, Repubblica Dominicana e Stati Uniti (con oltre 3,1 punti in più). I motivi di tale aumento soprattutto nelle zone rurali possono ascriversi a modesti aumenti di reddito, ad una agricol- tura più meccanizzata, ad un mag- giore uso dell’auto. Se però consi- deriamo l’aumento di peso della popolazione mondiale e facciamo un confronto tra molti dei cibi consumati attualmente e quelli consumati prima del secondo con- flitto mondiale, ci rendiamo conto che a farla da padrone sono quan- tità smodate di cereali prodotti e trasformati, soprattutto mais e soia. A tutto mais Il granoturco o mais, grazie alla sua enorme capacità di adatta- mento ad ogni tipo di terreno e alla sua altrettanto enorme versa- tilità di trasformazione, è presente in tutto ciò che mangiamo o quasi. Esso viene usato come mangime per animali d’allevamento: bovini, che offrono informazioni in tempo reale e permettono agli agricoltori di ri- manere in con- tatto tra loro e con potenziali clienti. Inoltre, poiché in Africa l’80% di coloro che coltivano la terra sono donne, che soli- tamente hanno maggiori diffi- coltà di accesso alle informazioni tramite passapa- rola, internet rappresenta un modo per ottenere le stesse informazioni, che di solito sono una prerogativa maschile. Laddove l’agricoltura è praticata maggiormente da donne, che quasi mai sono pro- prietarie del terreno, un migliora- mento nella legislazione per l’ac- cesso femminile alla proprietà, al- l’istruzione e al credito bancario, potrebbe rappresentare un ulte- riore passo avanti per un’agricol- tura di qualità e sostenibile. Geografia dell’obesità L’altra faccia di un’alimentazione inadeguata e di un’infrastruttura agricola carente è rappresentata dal dilagare a livello mondiale dell’obesità che colpisce 672 mi- lioni di persone nel mondo. Se- condo uno studio condotto da Majid Ezzati dell’ Imperial College di Londra e da oltre mille ricerca- tori della Ncd Risk Factor Collabo- ration sulle variazioni dell’indice di massa corporea (Bmi), cioè del rapporto tra altezza e peso di oltre 112 milioni di persone di 200 paesi tra il 1985 e il 2017, sta cambiando la geografia globale dell’obesità. La tendenza all’aumento di peso è presente quasi ovunque e questo fenomeno risulta più accentuato nelle aree rurali dei paesi poveri o a medio reddito. Quando l’indice di massa corporea è nel range 19- 24, la persona ha un peso nella norma, tra 25-30 è in sovrappeso, oltre 30 è obesa. Lo studio ha di- mostrato che nell’intervallo di ovini, suini, pollame, ma an- che salmoni e pesci gatto. Queste specie sarebbero er- bivore o tutt’al più onnivore le prime quattro e carnivore le ultime due, se considerate in natura, ma che vengono ri- programmate tutte come ve- getariane dalla moderna zoo- tecnia. Troviamo poi il mais in ogni cibo confezionato. Se diamo un’occhiata agli ingredienti, spesso vi troviamo componenti come amido modificato, lecitina, mono-, di-, trigliceridi, coloranti che danno un gradevole aspetto dorato, acido citrico: sono tutti de- rivati del mais. E che dire delle be- vande gassate o di quelle non gas- sate al gusto di frutta, dove è onni- presente l’Hfcs ( High Fructose Corn Syrup ), uno sciroppo dolcifi- cante a base di fruttosio ricavato dal mais, che fece la sua appari- zione nel 1980? O della birra, il cui alcool deriva dalla fermentazione del glucosio sempre proveniente dalla stessa pianta? Del resto uno dei primi impieghi della montagna di mais a disposizione, negli anni ’20 del secolo scorso, fu proprio quello di distillarlo e di trasfor- marlo in whisky nella valle del- l’Ohio. All’epoca il mais dette ori- gine a una massa di alcolizzati, oggi ci fa diventare obesi. E perché c’è tutto questo mais (e soia) da impiegare ovunque? Per- ché il prezzo delle materie agricole tende a scendere con il tempo, specialmente se aumenta la pro- duzione nei campi o la lavora- zione. C’è quindi una tendenza da parte degli agricoltori a seminare sempre più e a occupare nuovi terreni, per potere avere lo stesso guadagno. Questo spiega l’espan- sione delle monocolture. Rosanna Novara Topino (fine terza parte - continua) MC R Qui : «Soltanto il meglio» dice l’etichetta di questa famosa salsa di pomodoro made in Usa, paese degli obesi; peccato che tra gli ingredienti spicchi anche l’ High Fructose Corn Syrup . In basso a sinistra : pannocchie di mais. # © Nh 567 AGOSTO-SETTEMBRE2019 MC 67

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