Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2019

ritardo nella crescita e l’anemia nelle donne gravide, rispetto al minimo storico di 783,7 milioni di persone denutrite nel 2014. Le cause di questa tendenza al rialzo del numero di persone de- nutrite (vedi anche l’articolo se- guente a pag. 68, ndr ) sono molte- plici. Ai gravi conflitti che interes- sano diversi paesi si è aggiunta una notevole variabilità climatica, spesso con fenomeni estremi, che compromettono la produzione delle risorse alimentari, quindi la loro disponibilità continuativa. Le alterazioni climatiche causano non solo la riduzione della quan- tità degli alimenti, ma anche della qualità dei nutrienti e della loro di- versità. Altre cause importanti sono il cre- scente fenomeno dell’urbanizza- zione (nel 2008 il numero delle persone che vivono in città ha su- perato quello degli abitanti delle zone rurali); la volatilità dei prezzi degli alimenti a seguito dell’au- mento della speculazione finanzia- ria, che ha vincolato il prezzo del cibo ad altre commodity (prodotti primari o materie prime, che rap- presentano fondamentali oggetti di scambio internazionale perché sono fungibili, cioè sono gli stessi indipendentemente da chi li pro- duce), ad esempio alle quotazioni del petrolio. Questo è accaduto, ad esempio, tra il 2010 e il 2011 quando vi fu un rialzo dei prezzi dei prodotti alimentari di quasi il 20% che ridusse alla fame altri 44 milioni di persone, grazie alle ope- razioni finanziarie dei trader e de- gli investitori che considerano il cibo semplicemente come un qua- lunque oggetto di indicizzazione e di speculazione finanziaria. La diffusione delle tossine Altra causa dell’aumento della fame nel mondoè stata una mag- giore diffusione e contaminazione degli alimenti da parte di aflatos- sine o altre micotossine: tossine prodotte da muffe o funghi, di cui le specie più comuni che colpi- scono i vegetali sono l’ Aspergillus , soprattutto nel mais, il Penicillium , una muffa che contamina i cereali e i legumi in fase di raccolta e di conservazione, il Fusarium , una muffa, che contamina le piante e i periori rispetto a quanto succede nelle persone alimentate bene. Si è osservato che ridotti consumi di verdure sono correlati a tassi di mortalità più alti per bambini sotto i 5 anni di età. Attualmente sono circa 151 milioni al mondo, circa il 22%, i bambini sotto i 5 anni con un ritardo nella crescita. In Niger ad esempio, le persone hanno a disposizione giornal- mente circa 100 grammi di ver- dura, mentre la dose giornaliera di frutta e verdura raccomandata è di circa 600-800 grammi e questo paese è tra quelli con le più alte percentuali di malnutrizione e di mortalità infantile al mondo. Attualmente oltre due terzi del suolo terrestre sono rappresentati da terreni coltivati per lo più a mo- nocolture. Questo comporta la perdita di biodiversità agricola, nonché l’impossibilità per i piccoli agricoltori di accedere ai mercati. Per risolvere il problema della fame, tra le altre cose, è perciò in- dispensabile tornare ad un si- stema agricolo salutare, sosteni- bile e praticabile, dove trovano spazio i piccoli agricoltori, che de- vono potere accedere a mercati dove le loro merci siano valutate equamente, in modo da ricavare un reddito dal proprio lavoro. È poi fondamentale imparare (e insegnare) a cucinare gli ortaggi in modo da preservarne le proprietà nutritive. Spesso infatti le verdure vengono cotte troppo a lungo, perdendo così gran parte dei nu- trienti, quindi per migliorare il loro valore nutrizionale è necessario abbreviare i tempi di cottura. Per migliorare la produzione agri- cola sostenibile sono indispensa- bili servizi di divulgazione agricola nelle comunità rurali, gestiti da persone realmente competenti. Attualmente nell’Africa subsaha- riana i divulgatori agricoli, che un tempo fornivano informazioni su nuove varietà di sementi, sulle tecnologie per l’irrigazione e sulle condizioni atmosferiche, sono stati sostituiti da commercianti di fertilizzanti e di pesticidi, spesso con scarsissime conoscenze e for- mazione. Un aiuto in tal senso po- trebbe venire dalla tecnologia informatica. Esistono già servizi su internet come «FrontlineSms», semi durante la coltivazione, non- ché i prodotti alimentari derivati. Sicuramente i cereali, il mais in pri- mis, sono i vegetali più colpiti. Se- guono i legumi, le arachidi, le noci, le mandorle, il cacao e tutti i loro derivati, nonché le spezie. Pos- sono risultare contaminati anche latte e carne, se i mangimi per ani- mali a base di mais sono stati pre- cedentemente contaminati. Va ri- cordato che l’aflatossina B1 è un cancerogeno del gruppo 1, cioè il più pericoloso e colpisce soprat- tutto il fegato. Senza verdure, senza frutta La malnutrizione è spesso causata anche dalla dieta povera di nu- trienti derivati dai diversi tipi di verdure. Purtroppo molto spesso gli enti finanziatori, i donatori e i governi si concentrano sulla pro- duzione e fornitura di calorie, piut- tosto che di nutrienti. Basti pen- sare che, da ormai quasi tre de- cenni, nell’Africa subsahariana e in Asia la produzione di alimenti si è concentrata soprattutto sulle commodity come mais, frumento e riso e molto meno sui prodotti autoctoni come miglio, sorgo e or- taggi. Per buona parte dei poveri, le verdure rappresentano spesso un bene di lusso e la ricerca agri- cola internazionale impiega molti più fondi negli studi per il migliora- mento della produzione dei ce- reali che di ortaggi e frutta. Que- sto significa non essere lungimi- ranti, perché la produzione di frutta e di ortaggi è il modo più so- stenibile ed economico per porre rimedio alla malnutrizione - do- vuta a carenze di micronutrienti, come la vitamina A, ferro e iodio -, che colpisce circa un miliardo di persone in tutto il mondo. Tali ca- renze comportano uno sviluppo mentale e fisico inadeguati, cau- sano cecità e anemia soprattutto nell’infanzia e inoltre una ridu- zione delle prestazioni lavorative e scolastiche, che si ripercuotono sull’economia di comunità povere e già gravate da altri problemi sa- nitari. La denutrizione e la malnu- trizione infatti hanno ripercussioni sul sistema immunitario, che ri- sulta meno efficiente nella difesa dalle malattie, le quali si presen- tano perciò di gravità e durata su- MC R AGOSTO-SETTEMBRE2019 MC 65

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