Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2019

54 MC AGOSTO-SETTEMBRE2019 N ato da un lungo processo d’ascolto iniziato da papa Francesco a Puerto Maldonado (19 gennaio 2018), l’ Instrumentum Laboris è la base teorica su cui lavorerà il Sinodo pana- mazzonico. Con il titolo di Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per un’ecologia integrale , esso si compone di tre parti: «La voce dell’Amazzonia», «Ecologia inte- grale» e «Chiesa profetica in Amazzonia: sfide e spe- ranze». La sua divisione in parti e capitoli trova la pro- pria unità in una numerazione progressiva che si con- clude con il punto 147. La voce dell’Amazzonia Si parte dall’affermazione che l’Amazzonia è la se- conda area più vulnerabile del pianeta, dopo l’Artico, in relazione ai cambiamenti climatici di origine antro- pica (punto 9). Qui la vita è minacciata dalla distru- zione e dallo sfruttamento ambientale, dalla sistema- tica violazione dei diritti umani fondamentali dei po- poli originari (diritto al proprio territorio, all’autode- terminazione, alla consultazione e al consenso previi) (14). I cambiamenti climatici e l’aumento degli inter- venti umani (deforestazione, incendi e cambiamenti nell’uso del suolo) stanno portando l’Amazzonia a un punto di non ritorno (16). Oggi essa è diventato luogo di una bellezza ferita e deformata, di dolore e violenza. La molteplice distruzione della vita umana e ambien- tale, le malattie e l’inquinamento di fiumi e terre, l’ab- battimento e l’incendio di alberi, la massiccia perdita della biodiversità, la scomparsa delle specie (più di un milione degli otto milioni di animali e piante a rischio), costituiscono una cruda realtà che chiama in causa tutti. La violenza, il caos e la corruzione dilagano. Il terri- torio è diventato uno spazio di scon- tri e di sterminio di popoli, culture e generazioni (23). A dispetto di tutto questo, l’Amazzonia è il luogo della proposta del «buon vivere», della promessa e della speranza di nuovi cammini di vita. La vita in Amazzo- nia è integrata e unita al territorio, non c’è separazione o divisione tra le parti. Questa unità comprende tutta l’esistenza: il lavoro, il riposo, le rela- zioni umane, i riti e le celebrazioni. Tutto è condiviso, mentre gli spazi privati - tipici della modernità - sono L’«Instrumentum Laboris» Ascoltare le grida amazzoniche A metà giugno è stato reso pubblico lo «strumento di lavoro» su cui verterà la discussione dei partecipanti al Sinodo Panamazzonico del prossimo ottobre. Si tratta di 147 punti ricchissimi di osservazioni, critiche e proposte per il presente e il futuro dell’Amazzonia e dei suoi abitanti. minimi. La vita è un cammino comunitario dove i com- piti e le responsabilità sono divisi e condivisi in fun- zione del bene comune. Non c’è posto per l’idea di un individuo distaccato dalla comunità o dal suo territo- rio (24). I popoli amazzonici originari hanno molto da insegnarci. Dobbiamo riconoscere che, per migliaia di anni, essi si sono presi cura della loro terra, dell’acqua e della foresta, e sono riusciti a preservarli fino ad oggi (29). Lo sfruttamento della natura e dei popoli amaz- zonici (indigeni, meticci, lavoratori della gomma, co- loro che vivono sulle rive dei fiumi e persino quelli che vivono nelle città) provoca una crisi di speranza (31). L’attuale crisi socio-ambientale può condurre all’auto- distruzione. Secondo papa Francesco occorre realiz- zare un dialogo interculturale in cui i popoli indigeni siano i principali interlocutori (35), avendo sempre presente che l’Amazzonia è un mondo plurietnico, plu- riculturale e plurireligioso (36). Il dialogo incontra però pesanti resistenze. Gli inte- ressi economici e un paradigma tecnocratico respin- gono ogni tentativo di cambiamento. I suoi sostenitori sono disposti a imporsi con la forza, trasgredendo i di- ritti fondamentali delle popolazioni presenti nel terri- torio e le norme per la sostenibilità e la conservazione dell’Amazzonia (41). Intessuta di acqua, territorio, identità e spiritualità dei suoi popoli, la vita in Amazzonia invita al dialogo e al- l’apprendimento della sua diversità biologica e cultu- rale (43). BRASILE © Joseca Yanomami / Informativo Hutukara

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