Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2019
AGOSTO-SETTEMBRE2019 MC 49 D H ANNO FIRMATO QUESTO DOSSIER : • A NNA P OZZI - Giornalista professionista, collabora con diverse testate giornalistiche. Tiene incontri di formazione e seminari su politica, economia, società e cultura africana e sulle questioni di migrazioni e tratta. È tra i fondatori dell’associazione « Slaves no more » contro la tratta degli esseri umani. Ha collabo- rato alla realizzazione delle Giornate mondiali contro la tratta di persone (8 febbraio). Su questo tema ha scritto diversi saggi, tra cui Il coraggio della libertà (ed. Paoline, 2017) con Blessing Okoedion, Mercanti di schiavi (San Paolo, 2016), Spezzare le catene (Rizzoli, 2012). Ha inoltre realizzato due documentari: No place like home (2016) e Il coraggio della libertà (2017). • A CURA DI : Marco Bello, giornalista redazione MC. • F OTO DELLE COPERTINE In prima di copertina : una delle ospiti nella casa di ac- coglienza delle religiose a Lagos, Nigeria. In ultima di copertina : una donna nell’Oba market di Benin City, città considerata «capitale» della tratta dalla Nigeria. di un monitoraggio svolto sul territorio nazio- nale di tutte le Caritas che si occupano del feno- meno della tratta. Ne è emerso un panorama complesso di una sessantina di realtà che, in modo diverso, si occupano del fenomeno, con servizi e attività più o meno ampi e organizzati: dalle unità di strada alle accoglienze, dalle azioni di sensibilizzazione ai processi di integrazione (cfr pag 40). Questo lavoro viene svolto in diversi casi in colla- borazione con le religiose che operano o diretta- mente nelle Caritas o in case di accoglienza. Questo servizio - tuttora coordinato dall’Usmi nazionale che ha svolto in parallelo un analogo monitoraggio - è diminuito in questi ultimi anni o si è diversificato. Molte case di accoglienza delle religiose, infatti, non sono più specifiche per vit- time di tratta, ma si sono convertite in acco- glienze per mamme e bambini con varie forme di disagio o vulnerabilità. La complessità del feno- meno e la fluidità - legata alla questione degli sbarchi come anche ai cambiamenti legislativi - chiedono a tutti coloro che operano in questo ambito difficile e delicato di mettersi continua- mente in gioco, a cominciare dalla formazione, e di sperimentare nuove progettualità. È l’invito che arriva anche da papa Francesco: «Mi ha sempre addolorato la situazione di coloro che sono oggetto delle diverse forme di tratta di persone. Vorrei che si ascoltasse il grido di Dio che chiede a tutti noi: “Dov’è tuo fratello?” (Gen 4,9). Dov’è il tuo fratello schiavo? [...] Ci sono molte complicità. La domanda è per tutti!». Anna Pozzi OGGI SCHIAVI sieduto la prima riunione della nuova cabina di re- gia per la prevenzione e il contrasto alla tratta de- gli esseri umani, affiancata da un nuovo comitato tecnico. La cabina è la sede di confronto e di rac- cordo politico, strategico e funzionale tra le ammi- nistrazioni statali, la direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, le forze dell’ordine, le regioni e gli enti locali per la definizione del nuovo piano nazionale anti tratta 2019-2021. Al comitato tec- nico, invece, partecipano soggetti della società ci- vile direttamente impegnati nel contrasto alla tratta e nella protezione delle vittime. «Sarebbe importante - conclude Bragagnolo - che si possa mettere a punto il prossimo piano nazio- nale anche alla luce dei nuovi cambiamenti del fe- nomeno e delle recenti evoluzioni delle dinamiche della tratta. A mio avviso, occorrerebbe rivedere le connotazioni del programma di protezione so- ciale, dal momento che, in questi ultimi anni, la natura dell’art. 18 è andata in gran parte persa, poiché la maggior parte delle vittime ha seguito percorsi di richiesta d’asilo. Ma anche il contrasto alle reti criminali si è affievolito. Inoltre, bisogne- rebbe tenere aperto lo sguardo su altre forme di sfruttamento e non solo prevalentemente su quello sessuale». Il nuovo piano nazionale anti tratta avrebbe do- vuto essere presentato entro fine giugno, ma pro- babilmente slitterà di qualche mese. A.P. Sopra : un’attivista mostra un cartello di una campagna anti tratta, a Lagos. D D
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